'Una procedura standard, gli operatori non erano a conoscenza di tutte le informazioni'
AOSTA. "Abbiamo preso atto della vostra legittima lamentela apparsa sui social e sui quotidiani conseguente al ricevimento di un sollecito di pagamento del ticket di pronto soccorso. Si tratta purtroppo di una procedura standard della quale gli operatori aziendali non erano a conoscenza di tutte le informazioni necessarie a definirne l’inopportunità. Va da sé che la richiesta sarà annullata". Lo scrive l'Azienda Usl della Valle d'Aosta nella lettera inviata ai genitori di Valentina Chapellu, la bimba morta a un anno e mezzo in ospedale dopo una serie di visite al pronto soccorso ed all'ospedale Beauregard dopo le quali era stata rimandata a casa.
"A nome dell’intera direzione Vi porgo le mie più profonde scuse per l’accaduto ed esprimo la mia più sincera vicinanza per la perdita della piccola Valentina".
Nei giorni scorsi il padre della bimba aveva postato su Facebook il sollecito di pagamento di 30 euro per il ticket del pronto soccorso della visita effettuata una settimana prima della morte della figlia.
M.C.