Il SARS-CoV-2 sembra essere direttamente responsabile della maggioranza dei decessi
AOSTA. Per quasi 9 persone decedute su 10 positive al Covid-19, la causa diretta della morte è stata proprio il virus e non altre patologie. Lo afferma l'Istat in una indagine sul SARS-CoV-2 che riassume il frutto dell'analisi di quasi 5.000 "schede di morte" di soggetti contagiati, approfondendone le cause del decesso per capire se il virus sia stato la diretta causa dei decessi.
I numeri riportati dicono che nell'89% dei decessi il Covid-19 (146 quelli registrati nella nostra regione) è la causa diretta della morte, anche se la persona aveva altre malattie. In altri termini - specifica l'Istituto nazionale di statistica - è presumibile che il decesso non si sarebbe verificato se l'infezione da SARS-CoV-2 non fosse intervenuta.
Nell'11 per cento dei casi il decesso pare legato primariamente ad un'altra malattia, ma ciò non esclude che il Covid-19 abbia avuto un ruolo aggravando le malattie preesistenti o anche limitando le possibilità di cura.
Analizzando i dati per classi di età risulta poi che il virus sia responsabile dell'81% dei decessi avvenuti tra 0 e 49 anni. La percentuale aumenta fino a oltre il 90% nella fascia 60-69 anni e diminuisce leggermente nelle fasce dai 70 ai 79 anni e dagli 80 anni in su.
Tra le cause di morte diverse, nell'80,5 per cento delle schede (cioè 3.977 casi) è riportata la polmonite. Secondo l'Istat (qui il rapporto dell'Istituto) l'indicazione della polmonite, malattia causata direttamente dal virus SARS-CoV-2, in una così grande quota di decessi conferma il ruolo rilevante del Covid-19 come causa direttamente responsabile della morte nella gran parte dei decessi analizzati.
Ennio JR Pedrini