Il primario Catania: la paziente ha residui virali, non è una reinfezione
AOSTA. C'è anche una valdostana dichiarata guarita dal Covid-19 quattro mesi fa tra i casi di contagio registrati negli ultimi giorni in Valle d'Aosta.
La donna, giudicata guarita a fine aprile dopo la negatività del doppio tampone, nel fine settimana si è recata in ospedale ad Aosta perché i suoi sintomi si erano aggravati. Il tampone naso-faringeo ha restituito esito positivo.
Alberto Catania, primario di Malattie Infettive del Parini, spiega che non si tratta di un caso di reinfezione come quelli documentati a Hong Kong e negli Usa. "Non si può parlare di una reinfezione, ma si tratta di una nuova positività di un guarito", dice l'infettivologo. La paziente "in un primo momento è stata collocata in un altro reparto. Una volta scoperta la positività è stata trasferita nel reparto infetti ed è stata isolata".
Secondo Catania il caso in questione "è un 'ritrovamento' di positività, che non è detto sia contagiante: può darsi che siano solo delle parti virali che sono state riscontrate dall'esame. Sono situazioni possibili, a mio parere non sono persone che sono infettanti. Probabilmente - aggiunge lo specialista - non è neanche una riattivazione ma la paziente ha ancora dei residui virali. Non è una reinfezione perchè è una persona che ha sviluppato gli anticorpi. Ci può essere un aumento della presenza dei residui virali senza che ci sia il virus completo".
M.C.