«Creare le condizioni per cui un operatore lavori con soddisfazione e professionalità»
«La discussione sulla riorganizzazione del territorio e dell'ospedale non può prescindere dalla presa in carico e dalla risoluzione del problema della carenza del personale sanitario». Lo afferma in una nota il Comitato Vallée Santé a proposito della fuga dei medici dalla Valle d'Aosta.
È «molto originale» la proposta di incentivare i medici ospedalieri con skipass gratuiti, dice il Comitato, ma al di là di questa «provocazione dell'assessorato» Vallée Santé sottolinea come sia importante «attrarre medici da fuori, ma occorre anche "attrarre" chi già lavora in Valle perché non se ne vada». E, di pari passo, bisogna «creare le condizioni per cui un operatore lavori con soddisfazione e professionalità». Condizioni che devono essere «sia ambientali, strutturali, che professionali (tecnologie moderne, possibilità di crescita professionale e formazione mirata gratuita, rapporti con Università e partecipazione a lavori scientifici) ed infine economiche (bonus e incentivazione della libera professione per ridurre il divario con gli operatori sanitari delle altre Regioni)».
Il Comitato propone come esempio la Provincia Autonoma di Bolzano che «nel suo opuscolo sui "buoni motivi per lavorare in Azienda Sanitaria dell’Alto Adige", tra le altre cose scrive: "disponibilità di strutture ed apparecchiature moderne, indennità per prestazioni aggiuntive, 20 giorni di formazione retribuita/congressi ogni anno, eventuali forme di pensione integrativa, ambiente multiculturale attraverso lo scambio continuo tra cultura italiana e tedesca"». Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, conclude Vallée Santé, «ad oggi non abbiamo contezza di progetti seri, locali, al riguardo».
Elena Giovinazzo