Tumore al seno, aumentano i casi sotto i 50 anni

Ottobre mese 'rosa' per la prevenzione con la campagna della Lilt 'Conoscere se stesse significa prevenire'

 

Lilt for Women

«Conoscere se stesse significa prevenire», è questo il messaggio della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per ottobre 2021 che, tinto di rosa, viene dedicato interamente alla prevenzione del cancro al seno. «Un messaggio importantissimo - sottolinea l'Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Roberto Alessandro Barmasse - che deve essere rivolto anche alle donne più giovani: è importante conoscere il proprio corpo e il proprio seno in vista di diagnosi precoci».

Il tumore al seno è il tumore che colpisce maggiormente il sesso femminile con 55000 nuovi casi all'anno e un trend che sta crescendo: è colpita una donna su otto. «La cosa positiva - continua Barmasse - è che dopo cinque anni il 90% delle pazienti sono libere dalla malattia grazie all'efficacia delle soluzioni di cura, risultato della ricerca in campo biomolecolare, oltre che della diagnosi in fase precoce, se non precocissima, grazie alla prevenzione primaria e secondaria». Prevenzione che in Valle d'Aosta ha abbassato l'età di accesso ai programmi di screening gratuiti alle donne di 45 anni e fino ai 69 (il Servizio Sanitario Nazionale prevede invece la gratuità per la fascia 50-69): «si è deciso di ampliare la platea delle donne che possono usufruire di questo tipo di prevenzione perché, purtroppo, sono in aumento i casi di pazienti più giovani dei 50 anni», evidenzia Barmasse. Nel periodo Covid però lo screening ha purtroppo subito ritardi e ha vissuto di liste d'attesa più lunghe rispetto al passato. L'Assessore garantisce di essere in fase di recupero: l'USL sta riuscendo a smaltire gli arretrati, nonostante una certa adesione alla non vaccinazione da parte dei tecnici di radiologia. «In un momento come questo - conclude Barmasse - bisogna collaborare tutti: il risultato è l'unica cosa che conta».

Lo ringrazia Salvatore Luberto, Presidente LILT Valle d'Aosta, che dichiara la necessità di parlare della pandemia cancro oltre che della pandemia Covid. Nel 2020 infatti i nuovi casi di tumore sono stati 19,3 milioni e 10 milioni invece sono le persone morte a causa del tumore. «Tra questi il tumore alla mammella è uno dei cinque big killer in Italia e nella donna ha il primo posto come incidenza. Sono 850000 le donne in Italia che ogni anno vengono a contatto con il tumore al seno e non vanno abbandonate». Per questo Luberto informa della proposta di LILT Italia di istituire un bollettino tumori per conoscere e monitorare i numeri con esattezza. Per intervenire per tempo. «Prima del Covid l'Italia aveva una percentuale di guariti dell'80%, una percentuale altissima, la migliore d'Europa. Con il Covid questa percentuale sta però drasticamente abbassandosi ed è necessario prestarvi attenzione». Così Luberto si rivolge alla politica per incentivare maggiore attenzione, soprattutto verso le più giovani: «fare questo significa impegnarsi anche economicamente e politicamente. LILT si sta attivando con il Ministero della pubblica Istruzione per portare nelle ultime classi delle superiori l'auto palpazione del seno, una conoscenza fondamentale nella prevenzione».

Nel 2019, il reparto di Oncologia dell'Ospedale di Aosta ha effettuato 126 visite Cas (centro accoglienza servizi - ambulatorio oncologia) per il tumore al seno. Nel 2020 sono state 125 e quest'anno, fino a questo momento, 125. A queste su aggiunge una piccola quota di donne che non passano da Cas perché si curano fuori Valle o perché giungono tardivamente alla diagnosi con metastasi diffuse. In questo caso si rivolgono al pronto soccorso e vengono ricoverate. Al momento non è disponibile il dato di quest'ultimo caso. Attualmente il reparto di oncologia segue circa 400 donne in follow up e circa 70 donne in trattamento attivo.

Nel frattempo il castello di Aymavilles si tinge di rosa: un simbolo importante per ricordare quotidianamente il valore della prevenzione.

 

Veronica Pederzolli

 

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