Il sindacato avverte: 'situazione da allarme rosso, l'Usl Valle d'Aosta intervenga subito'
Carichi di lavoro eccessivi, orari insostenibili, sacrifici continui per sopperire alle assenze: secondo il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, è in corso una «situazione di gravissima emergenza per la carenza di personale in tutta l'Azienda USL della Valle d'Aosta».
Le problematiche sono note da tempo - lunghe liste di attesa, reparti in grande difficoltà, mancanza di letti, pronto soccorso in difficoltà - ma oggi il sindacato parla senza mezzi termini di «un problema serissimo, da allarme rosso». Servono soluzioni che, prosegue il Nursing Up, «non devono essere quelle di rimodulare o cancellare i turni ferie del personale in servizio» poiché «sono necessari per dare tregua e riposo a persone, infermieri e professionisti della sanità, che in questi mesi e ancora oggi hanno affrontato carichi di lavoro al limite dell'insostenibile».
Il personale in servizio «non può essere ulteriormente "spremuto come un limone"».
Il sindacato chiede «in modo urgentissimo, che s'intervenga per trovare una soluzione alla copertura dei turni. In mancanza di altre vie, una strada può anche essere quella di una razionalizzazione delle attività».
«Non è nostra intenzione perdere tempo in discussioni o in polemiche, o andare a caccia di colpevoli», dice Claudio Delli Carri, segretario del Nursing Up Valle d'Aosta. «A noi interessa che al problema della carenza di personale e al conseguente continuo sacrificio in termini di carichi di lavoro e orari impossibili di chi è in servizio, venga trovata una immediata soluzione. È una situazione di reale emergenza su cui l'Azienda sanitaria aostana deve intervenire».
La soluzione, ribadisce Delli Carri, non è quella di intervenire sulle ferie che «non sono un privilegio, ma sono la necessaria e inderogabile rigenerazione fisica e mentale per chi lavora da troppo tempo in condizione di costante, enorme, pressione per la mancanza di personale».
Il segretario regionale ritorna sulla proposta di razionalizzare. Le assunzioni «vanno fatte senza dubbio, ma non possono incidere nel brevissimo termine visti i tempi burocratici necessari per bandi e contratti». Nell'immediato «è necessario ragionare anche su di una razionale e adeguata redistribuzione delle risorse sulle attività che in estate rimangono essenziali, sottraendole a quelle che lo sono meno. Non ci sono alternative. Ripetiamo, la situazione è davvero da allarme rosso per il personale, e in assenza di un'azione incisiva e risolutiva - conclude il segretario regionale del Nursing Up Valle d'Aosta - il rischio è chiaramente quello di vedere andare in crisi l'erogazione dei servizi, essenziali ai cittadini, a causa del fatto che il personale, completamente svuotato, non ce la fa più».
M.C.