Usl: risultati adeguati per 9 dei 18 indicatori, ma performance è condizionata dai flussi informativi trasferiti al Ministero
Dopo la bocciatura totale arrivata dal monitoraggio ministeriale sui Lea (livelli essenziali di assistenza), l'Usl Valle d'Aosta mette in evidenza i risultati della sanità valdostana secondo un rapporto di C.R.E.A. Sanità che "restituisce un quadro decisamente più positivo pur mettendo in luce criticità note".
"I dati valdostani confermano un miglioramento importante" della situazione, dichiara l'azienda sanitaria. Tuttavia, come già affermato per il monitoraggio dei Lea, l'Usl tiene a precisare che il risultato generale è condizionato proprio "dai flussi informativi trasferiti al ministero".
Ma cosa dice il rapporto 2023 sulle performance regionali rispetto alla media nazionale? La Valle d'Aosta ha una spesa pro capite più alta, una minore quota di popolazione che deve rinunciare a farmaci e cure e una situazione migliore per quanto riguarda l'innovazione (per esempio la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico e gli interventi con tecniche innovative). Inoltre emergono "buoni" risultati su speranza di vita e stili di vita corretti mentre sulla salute mentale i risultati sono negativi. Sul settore "pesano criticità di lungo corso e per il quale siamo consapevoli e stiamo intervenendo", dice l'Usl. Al di sotto della media nazionale anche la performance sull'appropriatezza (per esempio il tasso di ospedalizzazione evitabile). Il rapporto infine segnala criticità sul tasso di assistenza domiciliare integrata degli anziani: il risultato è condizionato da "un problema di peculiarità organizzativa (le microcomunità non vengono considerate, ndr), di cui non viene tenuto e codifica di invio del dato".
Dal rapporto di C.R.E.A. Sanità, elaborato con dati riferiti soprattutto al 2021, "la sanità valdostana registra risultati adeguati in 9 dei 18 indicatori di performance dei servizi socio sanitari e risulta 12° tra le 20 regioni italiane", sottolinea l'Usl.
Clara Rossi
