Finora il rimborso era possibile per il decotto, più difficile da assumere. Il dott. Pasquariello: preparazione molto attesa da molte persone
I pazienti assisti dal Servizio Sanitario Regionale della Valle d'Aosta che necessitano di trattamenti a base di cannabis terapeutica hanno da ora a disposizione, oltre al decotto, anche la preparazione in olio rimborsata dal SSR, che è più pratica e facile da assumere. Lo rendono noto l'Usl e l'assessorato regionale alla Sanità.
Lorenzo Pasquariello, responsabile della Terapia del Dolore, spiega che «la cannabis medica in forma oleosa era una preparazione molto attesa da molte persone, soprattutto quelle che mostrano difficoltà a deglutire o semplicemente difficoltà a ingerire il decotto che non è esattamente un prodotto gustoso. La preparazione in olio, che rende possibile una concentrazione certa del farmaco, facilita la terapia per molti pazienti poiché l’olio è più facile da assumere: può essere preso direttamente in gocce o applicato su una fetta di pane come se fosse una bruschetta. Inoltre, con la preparazione in olio, è possibile prescrivere fino a 60 giorni di terapia, a differenza dei 30 giorni richiesti - prosegue Pasquariello - per le preparazioni in decotto. Per questo voglio ringraziare sia l’assessorato sia l'Azienda Usl per la disponibilità e la sensibilità dimostrate».
Questi medicinali sono prescrivibili unicamente dai medici della Terapia del Dolore su ricetta rossa non ripetibile, in conformità alla normativa nazionale, e limitatamente ai medicinali realizzati dalle farmacie del territorio a partire dalla materia prima commercializzata dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare o dagli estratti oleosi standardizzati commercializzati da fornitori autorizzati dal Ministero della Salute.
«La legge - riprende il responsabile della Terapia del Dolore - consente che la cannabis medica possa essere prescritta per tutte quelle patologie che presentano sintomi come spasticità, ad esempio nella sclerosi multipla, nella sclerosi laterale amiotrofica e nel Parkinson, ovvero per quelle persone che manifestano dolore a seguito di movimenti involontari. Inoltre, vi è il dolore cronico che non risponde a terapie con antinfiammatori o oppiacei, ma attenzione: non si tratta di patologie come la sciatica o l'artrosi, ma di condizioni di una certa gravità, spesso legate a patologie oncologiche, per le quali la cannabis può essere utile».
Clara Rossi