Video intervista sul presente e sul futuro della sanità valdostana
AOSTA. La conoscenza della lingua francese in futuro potrebbe non essere più un requisito fondamentale per i medici che vogliono lavorare nella sanità pubblica valdostana. Lo ha anticipato l'assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Laurent Viérin, ai microfoni di Aostaoggi.
«Bisognerà iniziare a fare una riflessione sulla questione del limite esclusivo della lingua» afferma Viérin spiegando che i sindacati sono già stati coinvolti in questa mini rivoluzione. «Abbiamo già qualche idea, non le voglio anticipare, ma stiamo lavorando in questo senso».
A proposito della partenza dalla Valle d'Aosta di infermieri verso regioni in cui il costo della vita è meno caro - situazione che ha provocato carenze di organico in alcuni contesti - l'assessore Viérin ha parlato delle assunzioni in corso «per più di 50 infermieri» e di stabilizzazione dei precari. «Nella Finaziaria - ha ricordato - abbiamo approvato la stabilizzazione di tutte le persone attraverso dei concorsi riservati al 50%» che si svolgeranno nei prossimi due anni a partire dall'autunno.
Sui problemi di assistenza nelle strutture delocalizzate, l'assessore Viérin ha fatto riferimento all'Atto Aziendale dell'Ausl recentemente approvato. «Il nuovo Atto Aziendale è molto rafforzativo del territorio» ha dichiarato. «L'impegno che abbiamo assunto con i sindacati e in V Commissione è quello di potenziare i servizi sul territorio».
Nel video in alto la video intervista integrale.
Marco Camilli