A Torino il primo incontro per definire nuove e più ampie forme di collaborazione. Gli assessori Viérin e Saitta: "è la strada giusta da intraprendere"
AOSTA. La Valle d'Aosta aumenterà la collaborazione con il Piemonte, attivando degli accordi di confine, per lavorare insieme sulla mobilità passiva e attiva. Il presidente della Regione Augusto Rollandin lo aveva preannunciato la scorsa settimana in occasione del via libera al nuovo atto organizzativo dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta. Lunedì scorso a Torino si è svolto il primo incontro tra le due Regioni proprio per rendere concreti questi annunci.
Attorno al tavolo si sono seduti l'assessore alla Sanità Laurent Viérin e l'omologo piemontese Antonio Saitta e i due direttori generali degli assessorati Fulvio Moirano e Igor Rubbo. I quattro "hanno condiviso l'intento di collaborazione - riferisce una nota ufficiale - che troverà definizione precisa in veri e propri atti di programmazione sanitaria condivisa".
I dettagli devono essere ancora definiti e "saranno resi noti nelle prossime settimane", si legge nella comunicazione. Sono invece già chiari i campi su cui intervenire: "tra le sinergie da rafforzare, quella sulla rete oncologica, quella dedicata alla chirurgia specialistica infantile, e la volontà di stringere un legame definito con il Piemonte che serva da esempio anche alle altre Regioni, soprattutto in vista dell'accordo di carattere nazionale sulle mobilità dei pazienti".
Gli assessori Viérin e Saitta si dicono "fiduciosi che questa sia la strada giusta da intraprendere affinché per certe prestazioni, dove ci può essere sinergia, i confini tra Piemonte e Valle d'Aosta non costituiscano più un vincolo burocratico".
Per la Valle d'Aosta uno degli obiettivi principali è ridurre i costi della mobilità passiva, ma come precisa sempre la nota l'intesa "dovrà naturalmente prevedere un dare e un ricevere per entrambe". Per l'assessore Laurent Viérin inoltre la collaborazione col Piemonte darà "la possibilità alla sanità valdostana di crescere, offrendo dove possibile le proprie competenze e sviluppare una rete che dia ai propri utenti e cittadini, risposte di qualità e in tempi rapidi in sinergia con le Regioni di confine e limitrofe".
Marco Camilli