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Gennaio è il mese dei bilanci e delle novità anche per il Casinò de La Vallée, una delle 4 storiche sale da gioco italiane, alle prese con il rinnovo dei contratti di lavoro, ma anche con un 2022 segnato da incoraggianti dati di accesso e spesa.
I numeri sono positivi, visto che al 31 dicembre scorso sono stati registrati in totale quasi 300 mila ingressi, e un incasso di 62 milioni di euro, divisi tra slot machine e giochi al tavolo verde. La crescita, confrontata col 2019 è del 3 per cento, e del 18 per cento rispetto al 2021, anno della riapertura post-Covid, avvenuta a metà giugno.
Il casinò valdostano, che è una delle sale gioco più antiche d’Italia, nata nel ha comunque dimostrato di saper raccogliere anche la sfida dell’innovazione, in primo luogo puntando su eventi tematici (come il Capodanno Cinese, o gli “Happy Monday”) ma anche sulla leva del gioco a distanza, che nel Belpaese è in costante crescita.
Secondo le ultime stime - in riferimento alle sole attività legali online, ovvero ai concessionari in possesso di licenza ADM, il 2022 appena trascorso ha visto una spesa di 165 milioni di euro, il 18 per cento in più di quella del 2021, precisando che per “spesa” si intendono le giocate totali (ovvero la “raccolta”), al netto delle vincite.
Lo slancio delle attività a distanza vede probabilmente i propri punti di forza intrinsechi in un maggiore payout, o pagamento in vincite, rispetto ai giochi fisici, ma anche nel tipo di offerta degli operatori legali. Questi ultimi puntano infatti su strategie promozionali come, ad esempio, i bonus di benvenuto, inclusi anche i bonus senza deposito, ovvero dei crediti gratuiti che servono a provare la piattaforma senza aprire un conto e depositare denaro vero, riservati ai soli utenti maggiorenni, per legge. La stessa piattaforma online del Casinò de La Vallée dispone di una sezione riservata ai bonus e alle slot demo gratis, oltre che di una incentrata sui giochi live e sui game shows, ovvero quelli con croupier e presentatori in carne e ossa, con cui interagire a distanza, in modo più interattivo.
Se le atmosfere tipiche delle sale, specialmente di quelle storiche, non possono essere replicate nel digitale, tuttavia l’offerta a distanza ha permesso a molti operatori della filiera di resistere alla crisi pandemica, abituando inoltre l’utente a questo tipo di interazione.
Resta però il fatto che l’indotto del casinò fisico ha sì in primo piano la questione degli incassi, ma anche e soprattutto dei dipendenti. A questo proposito, il Casinò de la Vallée, a partire da inizio gennaio 2023, ha attuato un regolamento aziendale provvisorio, valido per tre anni ma che può essere sospeso qualora venisse approvato l’atteso contratto collettivo nazionale di lavoro. Al centro, tra gli altri punti fondamentali, anche la questione delle mance e la loro suddivisione.
Un’altra news di inizio anno riguarda la vendita all’asta di 25 immobili facenti parte del complesso del casinò di Saint-Vincent, e la somma delle offerte minime ha superato i 630 milioni di euro, inclusa la casa “Cucciolo 2”, ovvero quella che, prima dei lavori di ristrutturazione, era adibita al Grand Hotel Billia, oggi anche Centro Congressi e Centro Benessere. Resta ancora possibile, in ogni caso, il rilancio delle offerte minime, visto che il prezzo totale stabilito per tutte e 25 le strutture supera i 3 milioni di euro, incluso l’ex Hotel du Parc.
Non si esclude dunque una nuova asta entro il 2024, in attesa di vedere quale piega prenderà l’anno appena iniziato.