Cipra Italia contesta la decisione del Parco Nazionale Gran Paradiso: «in un attimo spazzate via buone pratiche e sane abitudini»
«Un passo indietro per la mobilità sostenibile in montagna»: questo il giudizio della Cipra Italia (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) circa la decisione del Parco Nazionale Gran Paradiso di revocare le chiusure domenicali del traffico privato al colle del Nivolet, tra Valle d'Aosta e Piemonte.
Vanda Bonardo, presidente di Cipra Italia, commenta: «lascia perlomeno perplessi questa decisione in solitaria del presidente, poiché al momento in assenza di un Consiglio del Parco, in un parco che ha sottoscritto la Carta Europea del Turismo Sostenibile». Aggiunge: «al di là delle modalità utilizzate, preoccupa la decisione di liberalizzare nella prossima estate l’afflusso delle auto private in una delle aree più delicate del parco, su una strada peraltro molto pericolosa. Ben venga l'intento di avviare un progetto più ampio di regolamentazione della mobilità nell'area, ma mai si è assistito ad una retromarcia su un provvedimento che negli anni si è dimostrato utile e positivo, anche in vista di un progetto più ampio. Piuttosto si teme che questa decisione apra la via ad una liberalizzazione delle strade di montagna in netto contrasto con le scelte politiche più efficaci e moderne che si stanno attuando nel resto dell’Europa».
Il colle "pedonalizzato" risale ad un accordo raggiunto nel 2003 e collegato alla nascita del noto progetto A piedi tra le nuvole. «I venti anni di navetta del Nivolet - sottolinea la presidente di Cipra - hanno modificato l'identikit del visitatore a favore di quelle persone più sensibili ai temi dell’ambiente e disposte a riconoscere i servizi resi dalla montagna e dai suoi abitanti. Ora in un attimo si spazzano via buone pratiche e sane abitudini di fruizione e non possiamo illuderci che sarà facile riabituare i turisti a comportamenti virtuosi conquistati negli anni con tanta fatica e pazienza».
La richiesta della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi è di ripristinare le domeniche senza traffico al Nivolet.
Secondo
"Il progetto ha dato dei risultati ma è diventato un po' un pretesto per non mettere in tavola un serio progetto di regolamentazione del traffico - spiega il direttore dell'ente Parco, Bruno Bassano - in vent'anni non abbiamo proposto nulla e ci siamo accontentati delle chiusure domenicali. È ora di proporre alla commissione tecnica un momento di rottura col passato".
Elena Giovinazzo