La condanna a un anno (pena sospesa) ribalta l'assoluzione del primo grado di giudizio
La Corte di Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di assoluzione dall'accusa di omicidio colposo per il datore di lavoro dell'operaio morto cadendo nell'orrido a Pré-Saint-Didier nel febbraio 2021.
Giuseppe Dagostino, 43 anni, era precipitato per 160 metri nelle vicinanze del cantiere in cui lavorava. A processo è andato il datore di lavoro, il 63enne di Saint-Vincent Angelo Camputaro Lavorgna, in quanto secondo l'accusa nel cantiere non erano state predisposte tutte le norme di sicurezza necessarie. I giudici di secondo grado lo hanno ritenuto colpevole condannandolo a un anno di reclusione (pena sospesa). Il gup di Aosta invece due anni fa aveva assolto il 63enne "perché il fatto non sussiste".
Il legale del datore di lavoro, Corrado Bellora, ha annunciato la volontà di ricorrere in Cassazione contro la condanna.
Marco Camilli