Il teatro di Aosta, con il suo Café du Théâtre, è senza gestore. Il Comune punta alla co-progettazione per mantenerlo in vita
Con la rinuncia alla gestione del teatro Giacosa e del Café du Théâtre da parte dell'aggiudicatario del bando, il futuro delle due storiche attività del centro di Aosta è a un bivio. La Giunta Nuti ha così deciso di interpellare direttamente gli organizzatori di attività culturali e artistiche per discutere di cosa accadrà al teatro e al bar.
Incontro esplorativo per la co-progettazione
L'incontro esplorativo, annunciato nei giorni scorsi durante la seduta del consiglio comunale, è fissato per il 12 novembre alle ore 17 proprio al teatro Giacosa. Il sindaco Nuti, la vicesindaco Borre, l'assessore alla cultura Tedesco, il capo di Gabinetto Molino incontreranno associazioni di volontariato, Aps e fondazioni di Aosta e dei comuni della Plaine che si occupano di produzioni e formazione nell’ambito delle arti performative e anche professionisti e tecnici dello spettacolo, gestori di teatri, auditorium e altri spazi ricreativi e culturali.
«Scopo della riunione - spiega il Comune di Aosta - è di sondare la fattibilità di un progetto di co-progettazione che veda federare e cooperare soggetti del territorio interessati a occupare e gestire il Teatro Giacosa e il Café du Théâtre senza fini di lucro, ma con l’obiettivo di utilizzare gli spazi del teatro, in particolare per le nuove generazioni, per attività di formazione e animazione culturale insieme a iniziative di inclusione lavorativa per persone con differenti fragilità».
Un teatro da utilizzare tutto l'anno
Il sindaco Nuti spera in una ampia partecipazione all'incontro del 12 novembre. «Indipendentemente dall’esito degli accertamenti che gli uffici stanno conducendo in merito alle modalità di recesso dell’ormai ex aggiudicatario - spiega il primo cittadino di Aosta -, la sua rinuncia ci permette di cambiare strada, e di portare avanti l’idea in merito alla gestione di questi e di altri spazi cittadini che avevamo elaborato a partire dal programma di coalizione "Aosta 2020", poi espressa compiutamente nel Programma di Governo, ovvero quella di un percorso condiviso, consapevole e all’insegna della responsabilità collettiva che faccia leva sul patrimonio di idee, valori e progettualità espressione della società civile».
L'obiettivo finale, aggiunge Nuti, è «attribuire a questi storici spazi d’arte e di tradizione un ruolo polivalente, radicato nella città e nella sua storia, costruito come un sistema integrato tra formazione e produzione». L'intenzione è quindi di «occupare il teatro per molti giorni ogni anno e non solo per alcuni, sporadici eventi».
Clara Rossi