Per completare la struttura si ricorrerà al partenariato pubblico-privato
Comune di Aosta, Regione e Usl hanno ufficialmente firmato oggi un nuovo accordo per completare e gestire il centro di via Brocherel a sedici anni dall'inizio dei lavori mai ultimati.
La struttura era stata pensata inizialmente come centro polivalente sociosanitario, poi il progetto è stato cambiato in favore di un presidio sociosanitario con asilo nido e struttura per anziani. Negli anni successivi ancora una modifica: il complesso avrebbe ospitato una comunità alloggio, una microcomunità e un centro diurno per anziani. L'accordo firmato oggi condurrà invece alla realizzazione di un centro polivalente sociosanitario e di un poliambulatorio e centro diagnostico.
«Finalmente usciamo da un’impasse protrattasi per troppi anni, e avviamo un processo che, da un lato, fornirà alla comunità un prezioso punto di riferimento in ambito socio-sanitario e, dall’altro, rimarginerà una ferita aperta nel cuore della città sotto il profilo urbanistico e del decoro», dice il sindaco di Aosta, Gianni Nuti. I lavori iniziarono nel 2005 e furono interrotti quattro anni dopo a causa del fallimento dell'impresa incaricata. «L’auspicio - riprende Nuti - è che, una volta concluso l’iter amministrativo, i lavori possano riprendere e terminare nel più breve tempo possibile, in modo da poter garantire l’apertura dei presìdi secondo le modalità concordate».
L'iter sarà piuttosto complesso quindi la ripresa dei lavori non sarà immediata. Il progetto prevede il ricorso al partenariato pubblico-privato. Il Comune si occuperà di pubblicare l'avviso, valutare le proposte di iniziativa privata, gestire la gara e il contratto di concessione, costruzione e gestione e anche di supervisionare il completamento dei lavori. L'ente dovrà inoltre erogare un contributo fino al 49% del valore dell'investimento (la cui stima prudenziale è di 10 milioni di Euro), una volta operativo l'accreditamento della struttura, procedere al convenzionamento di 40 posti.
Ulteriori 30 posti, o anche di più, saranno convenzionati tramite l'Amministrazione regionale, la quale inoltre dovrà verificare la possibilità di accollarsi metà della spesa di supporto al responsabile unico del procedimento del progetto per le attività necessarie alla procedura.
Infine all'Usl è assegnato il compito di pianificare i servizi ambulatoriali e diagnostici per gli utenti del territorio e per gli ospiti della struttura. L'azienda sanitaria dovrà inoltre farsi carico di affitto, costi delle utenze e spese dei servizi comuni della parte di edificio utilizzato come poliambulatorio e centro diagnostico.
Per il presidente della Regione, Erik Lavevaz, «si tratta di un passaggio fondamentale per portare a compimento un percorso che rischiava di essere abbandonato: la collaborazione con il Comune di Aosta ci permette invece di rilanciare un’iniziativa che saprà adattarsi alle nuove esigenze del nostro territorio».
Clara Rossi