Secondo i risultati dell'indagine del Sole 24 Ore per il 2021 nel capoluogo valdostano si vive meglio rispetto allo scorso anno
Aosta si conferma tra le città italiane con la migliore qualità della vita. E, rispetto allo scorso anno, migliora la sua posizione arrivando ai piedi del podio. È quanto emerge dalla 32esima edizione dell'indagine sulla Qualità della vita in 107 capoluoghi di provincia de Il Sole 24 Ore.
Nella classifica finale Aosta, con il punteggio di 557,43, è preceduta da due capoluoghi di provincia del Nord Est (Trieste e Trento, al primo e terzo posto) e da uno del Nord Ovest (Milano, medaglia d'argento) e migliora di tre posizioni rispetto all'indagine 2020.
La posizione generale in classifica è determinata dall'analisi di numerosi fattori raggruppati in sei differenti indicatori. Aosta si posiziona al 2° posto per ricchezza e consumi e al 4° per Giustizia e sicurezza (migliorando di dodici posizioni rispetto all'indagine 2020). Per Cultura e tempo libero il capoluogo valdostano si colloca 11° (migliorando di venti posizioni); per Ambiente e servizi 18° (+10 posizioni) e per Demografia e società al 44° posto (+45 posizioni). L'unico peggioramento segnalato nel rapporto 2021 riguarda l'indicatore Affari e lavoro, per il quale Aosta "paga" la scarsa presenza di imprese straniere, il basso rapporto della quota di export sul Pil, la qualità delle strutture ricettive (intesa come numero medie di stelle delle strutture alberghiere) e anche il basso rapporto tra nuove imprese iscritte e imprese registrate.
Guardando ai singoli indicatori, Aosta spicca in negativo (intorno alla 100esima posizione) per denunce di delitti informatici, estensione della banda ultra larga e diffusione di aziende agrituristiche. Al contrario, rientra nella top 5 per qualità della vita dei bambini e degli anziani, spazio abitativo, mortalità per incidenti stradali e capacità di riscossione dei Comuni.
Elena Giovinazzo