Sugli espositori «la logica vorrebbe super green pass per tutti»
Il Decreto Festività ha stretto le maglie della prevenzione per contrastare la pandemia. Il provvedimento del Cdm fino al 31 gennaio 2022 vieta gli eventi di piazza con affollamento e numerosi sono gli eventi cancellati in tutta Italia, ad esempio il famoso Carnevale di Ivrea. Il provvedimento sembra toccare anche la Fiera di Sant'Orso di Aosta, ma il presidente della Regione afferma che nelle condizioni attuali può essere organizzata. In qualità di sindaco di Aosta e primo responsabile della salute dei cittadini, qual è la sua posizione?
«Non entro nel merito della scelta finale che sarà frutto di accordi all'interno del Comitato che sovraintende alle decisioni attorno al tema del Covid e all'autorizzazione delle manifestazioni e del Cosp. Posso dire che, qualora la decisione fosse di fare la Fiera, le misure di contenimento della pandemia dovrebbero garantire ai cittadini e alle cittadine che la frequenteranno il massimo della sicurezza possibile dal punto di vista sanitario. Bisogna immaginarsi soluzioni di fantasia rispetto a questo. Assumere oggi una decisione sullo svolgimento della Fiera è difficile: la curva pandemica sta assumendo dei profili che fino a 15 giorni fa non erano prevedibili. Può succedere, come avviene in questi giorni in Germania, che ci sia l'inversione di tendenza che tutti speriamo in virtù delle misure di contenimento per le festività natalizie adottate a livello nazionale. Come autorità sanitaria locale l'impegno che posso assumere sin da ora è quello di far sì che, se la manifestazione è tecnicamente e formalmente fattibile, ci siano tutte le misure di sicurezza garantite in termini di entrata delle persone e di flussi».
Agli espositori sarà richiesto il super green pass o basterà il tampone?
«Questo aspetto andrà verificato. L'espositore è uguale ad un cameriere all'interno di un ristorante o no? Bisogna anche capire cosa succede a livello di normativa nazionale da qui al 30-31 gennaio. La logica direbbe super green pass per tutti, ma la logica non sempre incontra le alchimie necessarie quando bisogna mettere insieme esigenze di carattere sanitario, sulla base di numeri e statistiche, e ragioni di opportunità politica».
Le manca i colori, i suoni, i profumi della Fiera?
«Mancano a tutti in Valle d'Aosta».
La Veillà in particolare...
«La Veillà sarà un aspetto molto delicato nel caso in cui si svolgesse la Foire. Si dovrà capire se rinviarla ancora di un anno prima di poterla viverla pienamente. Temo che questo sarà uno degli oggetti di trattativa e discussione e soprattutto di riflessione».
Un vin brûlé come "vaccino" contro il Covid?
«Temo che l'epoca degli intingoli e delle stregonerie sia finita, anzi mi auguro che sia finita. Ma per qualcuno forse non lo è».
Marco Camilli