Un mese fa il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che riconosce il massacro degli armeni
AOSTA. L'ordine del giorno sul riconoscimento genocidio del popolo armeno approvato lo scorso mese "fa del Consiglio comunale di Aosta un incontro di uomini giusti". Lo ha scritto Sargis Ghazaryan, ambasciatore della repubblica d'Armenia in Italia, in una lettera inviata all'assemblea comunale e diffusa dal presidente Michele Monteleone.
L'ambasciatore ringrazia tutto il Consiglio e la cittadinanza "per aver deciso di combattere il negazionismo con lo strumento del riconoscimento" ed evidenzia come sia stato compiuto "un atto di verità ma soprattutto un sincero atto di solidarietà che fa della vicinanza ai discendenti dei sopravvissuti del Genocidio del mio popolo, Medz Yeghern (il Grande Male) un messaggio di speranza nel futuro".
L'ordine del giorno, approvato il 23 marzo, riconosce che "i massacri degli Armeni – che hanno avuto luogo a partire dal 24 aprile 1915 nel contesto dell'Impero ottomano durante la Prima Guerra mondiale provocando la deportazione di circa due milioni di Armeni, un milione e mezzo dei quali sono stati uccisi – sono da considerare genocidio di massa ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del suddetto crimine contro l'umanità adottata a New York nel 1948".
Il presidente del Consiglio comunale Monteleone annuncia che l'Ambasciata Armena in Italia trasmetterà l'Ordine del giorno alla Direzione del memoriale del Genocidio della capitale armena Yerevan, affinché il Comune di Aosta sia inserito nella lista dei "Giusti" per la memoria del Medz Yeghern insieme a tutti gli altri che hanno adottato simili soluzioni".
C.R.