Il Comune assicura: "infondata" l'ipotesi del taglio di 40 posti di lavoro tra gli operatori
AOSTA. L'impianto del bando del Comune di Aosta sui servizi sociali per gli anziani è "corretto" e "ha tenuto conto, ai fini della sua sostenibilità economica, di attente e oggettive valutazioni in ordine ai servizi ad oggi prestati sul territorio". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Amministrazione cittadina che annuncia per questa sera un incontro con le rappresentanze sindacali al fine di chiarire le disposizioni contenute nei documenti approvati nei giorni scorsi.
Il bando è stato oggetto di "approfondite valutazioni effettuate nel corso della riunione tecnica" avvenuta ieri, riferisce il Comune negando inoltre il rischio di perdita di posti di lavoro: "Il riferimento alle 40 unità di personale citate su più fonti come a rischio di perdita del posto di lavoro, appare priva di fondamento".
Dal Comune arriva anche una serie di precisazioni alle critiche ricevute: "il costo orario definito nel bando è riferito allo stipendio tabellare comprensivo dell'integrativo regionale e dei relativi costi generali" e "tra gli elementi che hanno determinano l'impostazione dell'attuale Bando si devono tenere in conto i circa 700mila euro in meno di trasferimenti regionali rispetto al bando emanato nel 2012". L'impostazione del bando, continua sempre la nota, si basa su una delibera della giunta regionale del 2014. Infine "le ore SAD definite nel Bando sono state calcolate sul consuntivo reale 2015 relativo allo stesso servizio".
LE CRITICHE
Francesco Lucat, segretario regionale di Rifondazione Comunista, aveva parlato di "un taglio di 40 posti di lavoro, pari al 25% (VENTICINQUE PER CENTO) degli attuali addetti. Di conseguenza diventerà molto (ma davvero molto) difficile persino assicurare il minimo indispensabile di cura degli utenti delle nostre micro-comunità, del Servizio Domiciliare e del servizio di prossimità di quartiere".
Con l'approvazione del nuovo bando "si preferisce invece la logica più semplice e più facile, quella dei tagli verticali e settoriali", aveva affermato ancora Lucat auspicando una marcia indietro da parte del Comune ed esprimendo "solidarietà ai lavoratori che devono affrontare una situazione drammatica per sè e per la propria famiglia".
Clara Rossi