A nove anni dall'inaugurazione la struttura è senza manutenzione e arrugginita. A pochi passi dal centro storico e turistico della città
AOSTA. Doveva essere l'opera di svolta del grande progetto di pedonalizzazione dell'Arco d'Augusto, è diventato invece simbolo di un intervento costoso, senza una precisa utilità e abbandonato a sé stesso. E' il "nuovo" ponte in acciaio sul torrente Buthier che inizia a mostrare i segni del tempo a nove anni dall'inaugurazione, il 18 ottobre 2007 ad opera dell'allora sindaco Guido Grimod.
La vernice bianca che lo ricopre si sta staccando e in alcuni punti è totalmente sparita lasciando il rosso ruggine a far bella mostra di sé. Il risultato è un ponte che trasmette una sensazione di abbandono e degrado situato a pochissimi metri dal "cuore" turistico della città. Un ponte che fa da (brutto) sfondo alle fotografie dei visitatori che immortalano l'Arco d'Augusto e da (brutto) biglietto da visita consegnato ai turisti che scendono dai bus parcheggiati alla Consolata e percorrono a piedi la camminata lungo il Buthier per raggiungere il centro storico.
{lightgallery type=local path=images/gallerie/2016/Ponte-buthier22ott16 previewWidth=120}Ponte sul Buthier{/lightgallery}
Sarebbe sufficiente una manutenzione semplice ma costante per tenere il ponte in buone condizioni, ma probabilmente il Comune capoluogo non ha la capacità economica di affrontare spese di questo genere. La mancata manutenzione va a sommarsi agli altri interventi che l'Amministrazione comunale non si può permettere come la riparazione dell'acquedotto in corso Lancieri e la sistemazione di alcune strade cittadine dissestate.
Chissà se la magica creatura che sorveglia il ponte arrugginito, il gargoyle, sarà in grado fare proprio una magia che consenta agli amministratori di recuperare la volontà e le risorse per rendere il ponte e l'intera città di Aosta degni di essere visti e vissuti.
Marco Camilli
