L'ufficio legislativo del Consiglio Valle fa i calcoli: in caso di referendum la nuova legge non sarà in vigore alle elezioni di settembre 2025
Se il Consiglio regionale della Valle d'Aosta approverà la riforma della legge elettorale, questa non sarà in vigore già dalle elezioni regionali di settembre nel caso si proceda con un referendum. I termini per modificare l'attuale legge e rendere le modifiche applicabili dalla prossima consultazione sono infatti scaduti. Lo ha chiarito l'ufficio legislativo del Consiglio regionale della Valle d'Aosta in una comunicazione ai consiglieri regionali.
I calcoli fatti dall'ufficio legislativo tengono conto delle tempistiche stimabili per rendere efficace la riforma. Senza referendum «i tempi per l'entrata in vigore della legge "statutaria" risulterebbero notevolmente ridotti e sono stimabili in circa 100 giorni dall'approvazione da parte del Consiglio regionale, comprensivi dei tre mesi per la pubblicazione e di un ulteriore periodo massimo di 10 giorni per vari adempimenti accessori». Il Consiglio Valle dunque potrebbe ancora approvare una legge che sia operativa a settembre.
Se però dovesse essere indetto un referendum, i tempi si allungherebbero abbastanza da far slittare l'entrata in vigore delle nuove disposizioni alla consultazione successiva a quella di settembre.
La finestra temporale per le elezioni va infatti dal 24 agosto al 28 settembre 2025. Nell'ipotesi che «il decreto di convocazione dei comizi elettorali sia pubblicato a fine luglio 2025, la proposta di legge "statutaria"» per essere in vigore entro la firma del decreto «avrebbe dovuto essere approvata dal Consiglio regionale entro il periodo dicembre 2024 / metà gennaio 2025» così da dare il tempo di «indire e svolgere un eventuale referendum» in considerazione del termine stimato «per eccesso di 230 giorni».
Marco Camilli