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Bluetongue, Marzi: confermata la libera movimentazione interregionale

Resta in vigore l'accordo di ottobre per la movimentazione tra Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Trento

 

All'interno del territorio regionale della Valle d'Aosta e nel territorio interregionale che include Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e provincia di Trento è confermata la movimentazione libera, senza vaccinazioni, di ovini e bovini. Lo comunica l'assessorato regionale alla Sanità a proposito delle restrizioni attivate in Valle d'Aosta sullo spostamento dei capi di bestiame per prevenire la diffusione della febbre catarrale degli ovini, la bluetongue.

«La libera movimentazione dei bovini senza test PCR negativo né vaccinazione - dice l'assessore Carlo Marzi in una nota - è un risultato importante che abbiamo raggiunto grazie ai continui confronti e condivisioni che sin da subito abbiamo posto in essere con le Associazioni degli allevatori (ANaBoRaVa, AREV, Association Régionale Amis des Batailles de Reines, Association Comité Régional Batailles des Chèvres) e l’Azienda USL».

Per gli ovini da spostare verso l’estero e i territori indenni la vaccinazione resta obbligatoria come da indicazioni nazionali, mentre per tutti gli altri capi bovini e caprini il singolo allevatore, in accordo col veterinario aziendale, potrà valutare se utilizzare il vaccino - la Regione ne ha acquistati per 228.000 Euro - o un trattamento insetto-repellente.

«Quest'ultima misura preventiva che avevamo adottato sin da subito dal primo focolaio scoperto in Piemonte ci ha consentito, nell'estate e nell’autunno 2024, di limitare il contagio e garantire, ove possibile, la sicurezza e il benessere degli animali», aggiunge Marzi.

L’ondata epidemica di bluetongue - sierotipo BTV-8 ha interessato la Valle d'Aosta a partire dall'agosto 2024 causando anche la sospensione dello stato sanitario di indenne. Alla fine di ottobre la Regione, in accordo con le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, ha autorizzato la movimentazione libera di tutti i capi delle specie sensibili alla febbre catarrale bovina all'interno dei territori delle medesime regioni.

 


E.G.

 

 

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