AOSTA. Il governo valdostano ha approvato nei giorni scorsi un piano di interventi contro l'uso spesso improprio di antibiotici e in generale di antimicrobici. Il ricorso eccessivo a questo tipo di medicinali infatti è un rischio per la salute perché rende i batteri sempre più resistenti ai trattamenti. Un uso più mirato, solo quando effettivamente serve, influisce sulla salvaguardia della salute pubblica futura.
Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, spiega: «La predisposizione di un piano nazionale e regionale si è resa opportuna la necessità di individuare strategie coerenti con le indicazioni fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per affrontare e contrastare in maniera efficace un problema a livello nazionale ed internazionale che non è limitato esclusivamente all'ambito umano, ma anche a quello veterinario, di produzione degli alimenti, agricolo e ambientale».
Secondo i dati forniti dall'assessorato, il consumo medio quotidiano di antimicrobici in Valle d'Aosta è più basso alla media italiana. Con l'applicazione del Piano regionale di contrasto dell'antimicrobico si punta a ridurre entro il 2020 del 10% il consumo di antibiotici sistemici sul territorio e del 10% il consumo ospedaliero rispetto ai dati del 2018.
«Gli obiettivi perseguiti - continua l'assessore Baccega - vanno dalla riduzione della frequenza delle infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici e delle infezioni associate all'assistenza sanitaria ospedaliera e comunitaria alla prevsione di una sorveglianza dei consumi degli antibiotici nel settore umano e veterinario».
Importante sarà anche promuovere l'uso consapevole e appropriato di questi medicinali e formare in tal senso anche gli operatori sanitari.
Marco Camilli