AOSTA. Nel 2018 i valori dell'inquinamento ad Aosta sono in generale diminuzione e lo stesso accade nei primi sei mesi dell'anno in corso. Lo si evince dai dati dell'Arpa Valle d'Aosta diffusi in occasione della riunione dell'Osservatorio della qualità dell'aria.
In tema di inquinamento l'attenzione maggiore è rivolta alla zona della Cogne Acciai Speciali. L'Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente ha riattivato la centralina di rilevamento vicino all'acciaieria e potuto confrontare i dati del 2018 con gli ultimi disponibili, quelli del 2013. Ne emerge anche in questo caso un miglioramento: la presenza di Cadmio, Arsenico e Piombo nelle Pm10 risulta inferiore ai limiti di 20 nanogrammi per metro cubo, mentre nel 2013 i valori erano il doppio della soglia ammessa. Simile la situazione anche per Nichel (delle deposizioni) e Cromo (nelle Pm10 e nelle deposizioni).
Per avere maggiori dettagli sull'inquinamento nell'area della città vicino allo stabilimento l'Arpa si attrezzerà con nuovi strumenti in grado di rilevare le polveri P1.
Più in generale i rilevamenti sulla qualità dell'aria del capoluogo indicano una concentrazione di benzoapirene nelle Pm10 (effetto specialmente del riscaldamento a legna e pellet) inferiore al valore obiettivo, al contrario di quanto avvenuto nei tre anni precedenti. Il merito in questo caso è anche delle condizioni meteo: il 2018 è iniziato con temperature più miti rispetto all'inverno precedente e con giornate di vento e pioggia che hanno contribuito a disperdere gli inquinanti.
Clara Rossi