AOSTA. La candidatura a patrimonio Unesco del Monte Bianco è «un dossier nel quale la Regione Valle d'Aosta crede e vuole investire». Così l'assessore regionale all'ambiente, Albert Chatrian, intervenendo all'incontro dibattito "Monte Bianco, quale futuro?" organizzato domenica alla SkyWay di Courmayeur.
L'assessore ha evidenziato la necessità di «portare avanti azioni condivise e innovative per permettere alla candidatura del Monte Bianco a patrimonio Unesco di diventare un'opportunità unica per tutti i valdostani e non solo per chi vive nella valle del Monte Bianco e nelle valli del Grand Combin».
«Il Monte Bianco è una montagna simbolo - ha aggiunto - che può diventare il simbolo della montagna: come comunità, abbiamo le carte in regola per giocarci tutte le chance perché l'Unesco conceda al Monte Bianco di entrare a far parte della sua grande famiglia. Oltre alla bellezza naturale, la Valle d'Aosta possiede un'identità forte e radicata nel territorio, una storia e una cultura che legano strettamente i valdostani al territorio montano».
Sulla candidatura è intervenuto anche Reinhold Messner che ha fornito un suo suggerimento: «Dovrete creare una narrativa dell'alpinismo - ha aggiunto - nella quale la disciplina non rimanga nell'ambito sportivo, ma diventi culturale. Una narrativa che permetta a tutti di comprendere il Monte Bianco: avete un grande patrimonio, un Mountain Heritage che va sottolineato e che potrebbe fare una grande differenza. La vostra eredità culturale di montagna è il vostro racconto e la narrativa è il vostro storytelling».
C.R.