I sindacati della dirigenza medico-sanitaria-veterinaria chiedono «cospicui investimenti» per «salvare il sistema sanitario» della Valle d'Aosta
Tra chiusure e lavori nei reparti ospedalieri, fuga di professionisti e difficoltà operative, la sanità valdostana è secondo i sindacati (e non solo) in grave difficoltà. Il bilancio regionale 2022 diventa così un banco di prova della politica e della reale volontà di quest'ultima di «salvare il sistema sanitario» pubblico della Valle d'Aosta. «Adesso o mai più», avvertono in una nota congiunta le sigle sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria Anaao Assomed, Aaroi-Emac, Anpo, Cimo, Fassid, Fesmed e Fvm.
«Tutti sanno che se non arriveranno presto nuovi professionisti della salute, con il proseguire della fuga di medici e anche di infermieri dal Parini, qualsiasi sforzo per ridurre le liste di attesa e garantire tutti i Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr) sarà inutile», dicono i sindacati. I concorsi e gli investimenti del Pnnr «non avranno alcuna ricaduta in termini di cure tempestive e di qualità» perché renderanno l'ospedale Parini, «magari anche nuovo di zecca e all'avanguardia, svuotato di operatori qualificati e sicuramente incapace di garantire tutte le cure e l'assistenza agli acuti. E quindi ancora più spazio e più denaro pubblico per le cooperative e per il privato convenzionato».
«Le vicine Francia e Svizzera (anch’esse “affamate” di medici di esperienza) e le regioni italiane limitrofe stanno facendo di tutto per essere più attrattive in termini di carriera, di condizioni lavorative e stipendiali», osservano ancora le sigle sindacali.
Per la Valle d'Aosta, di conseguenza, la strada da percorrere per invertire la rotta è una soltanto: «significative incentivazioni professionali ed economiche per i medici ospedalieri, i dirigenti sanitari e i veterinari».
I sindacati di categoria «stanno già da alcuni mesi lavorando alacremente insieme all'assessore alla Sanità, anche grazie a un tavolo di confronto attualmente in corso, per trovare soluzioni adeguate e rapide con il comune intento di salvare il salvabile e, magari, nei prossimi mesi, invertire il processo di default in corso». Nelle prossime settimane la palla passerà al Consiglio Valle per definire i contenuti della legge di bilancio 2022. «Ora - concludono le sigle sindacali - servono più che mai i fatti e i sindacati, assieme ai medici, ai dirigenti da loro rappresentati e soprattutto assieme ai cittadini, aspettano che il Governo regionale faccia per l'anno 2022 e per gli anni successivi cospicui investimenti e concrete manovre nel segno della tanto citata "attrattività valdostana" che, a parole, è diventata lo slogan della stragrande maggioranza dei consiglieri regionali».
Elena Giovinazzo