L'azienda sanitaria alle prese con la sostituzione dei dipendenti senza vaccino sospesi
Prosegue il lavoro dell'Usl Valle d'Aosta per sostituire il personale sanitario sospeso dal posto perché non in regola con l'obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19. Per il momento 8 su 51 non vaccinati hanno provveduto a sottoporsi alla prima dose. Per gli altri l'azienda sanitaria valdostana è ricorsa a nuove assunzioni necessarie per scongiurare altre carenze di organico.
Per tecnici di radiologia e Oss la sostituzione è avvenuta con successo ricorrendo anche ad agenzie interinali, ma per infermiere e infermieri le difficoltà sono maggiori. «È ancora in fase di soluzione la situazione dovuta alla prossima sospensione degli infermieri», spiega l'Usl. «Il numero degli infermieri che hanno accettato l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato (non soggetti all’obbligo della prova di francese e in attesa di concorso) non è sufficiente a "coprire" i posti che risulteranno vacanti».
L'azienda sanitaria annuncia comunque di avere pronto un piano "B" per evitare che le mancate sostituzioni influiscano sull'assistenza sanitaria: ore aggiuntive retribuite in libera professione aziendale e «altre misure riorganizzative che permettano di arrivare senza gravi problemi alla data di assunzione dei nuovi infermieri».
Sulla problematica problematica la dirigenza ha anche già incontrato le organizzazioni sindacali del comparto per un confronto sulla situazione.
M.C.