Saranno gestiti in partnership con enti del Terzo settore: approvata l'istruttoria pubblica per l'avvio dal 1° gennaio 2024
La Valle d'Aosta attiverà sul territorio i Pua, Punti Unici di Accesso previsti dal Piano sociale nazionale per facilitare l'accesso dei cittadini ai servizi socio-sanitari. Il servizio sarà gestito in partnership con un ente del Terzo settore. Oggi il governo regionale ha approvato l'istruttoria pubblica per trovare un soggetto interessato alla co-progettazione e alla gestione per tre anni, dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026.
I Pua avranno anche altri compiti: lavoreranno come osservatori delle risorse e dei bisogni sociali, dovranno dare risposte a situazioni di emergenza sociale individuale e familiare e dovranno anche definire prassi che aiutino ad integrare i sistemi dei servizi sociali e dei servizi sanitari. Ma prima di tutto saranno «un riferimento unico di accoglienza ed ascolto per i propri bisogni sociali e sociosanitari», secondo quanto afferma l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi. Potranno dare quindi informazioni e orientare le persone sui diritti alle prestazioni sociali e socio-sanitarie e agevolare il primo accesso ai servizi.
«Il servizio sarà articolato su più sedi regionali e garantito da operatori sociali e animatori di comunità che aiuteranno gli utenti ad accedere in modo integrato alla rete dei servizi e del sostegno locali», aggiunge l'assessore. I Pua previsti sono uno per Aosta e uno per ciascuna Unité. Dovrebbero essere attivati nelle Case di Comunità, strutture in via di implementazione previste dal Piano regionale per la salute e il benessere sociale che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta dovrebbe approvare questa settimana.
Il Pua inoltre sarà integrato con il servizio di pronto intervento sociale (o Pris) rivolto principalmente a minori, adulti in difficoltà, vittime di violenza, persone non autosufficienti. Entrambi rientrano nei Livelli essenziali delle prestazioni sociali.
Elena Giovinazzo