La ristrutturazione è costata 3 milioni: due posti letto in più, spazi più ampi, nuove attrezzature e tecnologie
È operativo da alcuni giorni il rinnovato reparto di terapia intensiva dell'ospedale regionale U. Parini di Aosta. A inizio settimana i pazienti sono stati trasferiti negli spazi oggetto di un importante intervento di ristrutturazione costato oltre 3 milioni di Euro che non è ancora concluso.
Oggi il reparto conta dodici posti letto (due in più rispetto a prima) con spazi più allargati (cinquanta centimetri in più), box adatti all'isolamento del singolo paziente, nuovi sistemi di ventilazione, una sala monitoraggio dei pazienti, nuove attrezzature. Il tutto è ospitato su 500 mq dedicati alla degenza, più 400 mq da terminare e destinati alle aree per i famigliari, agli uffici ed alla zona colloqui.
La presentazione ufficiale del reparto ristrutturato è avvenuta oggi. Il direttore di Anestesia e Rianimazione e del Dipartimento emergenza, rianimazione ed anestesia, Luca Montagnani, ha posto l'accento sugli spazi più ampi e sul miglioramento della tecnologia a disposizione degli operatori. «Abbiamo 4 ambienti totalmente separabili comprensivi di due box di isolamento che rimarranno attivi per assicurare che quei pazienti che hanno infezioni trasmissibili non le diffondano agli altri pazienti e garantire ai pazienti che hanno il sistema immunitario immunodepresso di essere protetti. Abbiamo poi due ambienti diversi, uno di 4 letti e uno di 6 che possono essere modificati per quanto riguarda la gestione dei ricambi d’aria e delle pressioni. Ogni ambiente, a seconda delle necessità, può essere mantenuto a pressione positiva oppure mandato a pressione negativa, per pazienti con patologie altamente contagiose come il Covid».
«La nostra nuova Terapia intensiva - ha aggiunto il direttore sanitario dell'Usl, Massimo Uberti - è una struttura all'avanguardia e rappresenta un tassello imprescindibile del sistema emergenza urgenza per garantire la miglior presa in carico ai pazienti che necessitano di cure ad alta intensità e per garantire condizioni di massima operatività nonché di sicurezza al nostro personale».
Clara Rossi