Otto focolai sospetti di Lingua Blu in Valle d'Aosta

La malattia colpisce soprattutto gli ovini, ma anche i bovini possono essere infettati

Sono in corso degli accertamenti per verificare la diffusione in Valle d'Aosta della "Lingua Blu" tra i ruminanti da allevamento. In media e bassa Valle sono presenti al momento otto focolai sospetti della malattia infettiva per i quali sono in corso le analisi, mentre un focolaio è stato confermato a Settimo Vittone, in Piemonte. 

La "Lingua Blu", conosciuta anche come Febbre Catarrale, è una malattia infettiva trasmessa da insetti in grado di infettare gli ovini e i bovini (non l'uomo). Per i primi i sintomi sono gravi - può anche rendere la lingua ingrossata e cianotica, da qui il nome "lingua blu"  - al contrario di quanto accade nei bovini, nei quali l'infezione può manifestarsi in modo meno evidente. Nei bovini inoltre il virus presenta una fase viremica molto lunga, fino a 60 giorni, che impone misure molto rigide sullo spostamento dei capi potenzialmente infetti.

Come spiegato dal ministero della salute, non esistono terapia in grado di eliminare il virus e far guarire gli animali malati.

 

C.R.

 

 

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