Nel 2023 prestazioni aumentate del 22% rispetto al pre-pandemia. La direttrice Schena: impegno costante nel garantire cure efficaci e tempestive
Un aumento dei pazienti e nuovi trattamenti a disposizione fanno sì che la struttura complessa di Oncologia dell'ospedale "Parini" di Aosta registri un incremento del 22 per cento delle prestazioni. Un trend in crescita «confermato anche dai dati parziali di quest'anno», come spiega l'Ausl Valle d'Aosta paragonando i dati del 2019, pre-pandemia, a quelli del 2023.
Per i pazienti presi in carico dall'Oncologia il percorso si svolge interamente all'interno del Day hospital oncologico fino al termine dei trattamenti e all'eventuale inizio del follow up. Cure e prime visite avvengo entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta. La direttrice di Oncologia, Marina Schena, spiega: «Dopo un calo di attività negli anni 2020-2021 in concomitanza della pandemia Covid, dal 2022 l'attività oncologica ha ripreso a crescere registrando, nel 2023, 861 ricoveri con 11.456 giornate di presenza. Il trend è confermato anche quest’anno: i numeri del primo semestre del 2024 sono in linea con il 2023. Sono dati - prosegue la dottoressa - che dimostrano chiaramente una crescita delle prestazioni e confermano l'impegno costante del nostro personale medico e infermieristico nel garantire ai pazienti oncologici le cure più efficaci e tempestive».
Schena evidenzia come «l'incremento delle prestazioni segue l'incremento del numero di pazienti. In parte questo è dovuto ad un maggiore afflusso di nuovi pazienti, in parte, invece, alla disponibilità di nuovi trattamenti e di nuove indicazioni di trattamento grazie all’introduzione dei farmaci innovativi», come le terapie target, note anche come terapie a bersaglio molecolare, tutte appartenenti al campo dell'oncologia di precisione. «Infine, in una certa misura incide il dato di progressiva tendenza alla cronicizzazione di alcune patologie oncologiche che determina un tempo di permanenza dei pazienti presso il nostro Day hospital per tempi lunghi, spesso diversi anni».
«Questi dati - afferma ancora la direttrice della Struttura - sono tutti oggettivi, misurati e verificabili attraverso i flussi di attività. Chiaramente, quindi, l’attività oncologica non ha subito cali, e i dati offerti alla popolazione dovrebbero essere meglio ponderati, anche per rispetto del lavoro di tutta l’équipe e dei pazienti e delle famiglie che fruiscono dei nostri percorsi o che si apprestano a fruirne».
Elena Giovinazzo