Lo rivela una ricerca francese che ha analizzato le urine di 430 persone
COURMAYEUR. Più di un terzo degli alpinisti che intraprendono l'ascesa del Monte Bianco assume farmaci che possono avere un effetto "dopante". Lo svela una ricerca francese che rivela un lato nascosto dell'alpinismo.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, è il risultato dell'analisi delle urine di numerosi scalatori che hanno percorso le vie normali di ascesa del versante francese. I ricercatori hanno prelevato campioni di urina di 430 persone, tutte di sesso maschile, che hanno utilizzato le toilettes di due rifugi e li hanno analizzati.
I risultati dicono che il 35,8 per cento degli alpinisti usa farmaci, in particolare sonniferi e ancor più diuretici come l'acetazolamide. Quest'ultimo serve a combattere il mal di montagna, ma può anche essere assunto per migliorare le prestazioni ad alta quota. I sonniferi inoltre, evidenziano i ricercatori, soprattutto se assunti in combinazione con altri farmaci, "potrebbero compromettere la sicurezza degli scalatori in un ambiente pericoloso".
Clara Rossi