Tra loro un medico, oss e tecnici. Al vaglio i certificati di esenzione vaccinale
Sono 52 gli "irriducibili" che l'Azienda Usl della Valle d'Aosta si prepara a sospendere per non essersi vaccinati contro il Covid-19.
«A partire da domani, anche in esito alla valutazione dell’impatto sull'organizzazione e l'attività delle strutture e dei servizi, saranno adottate le deliberazioni di sospensione, che verranno notificate agli interessati», annuncia l'azienda sanitaria.
Nelle scorse settimane 80 dipendenti avevano ricevuto l'ultimo avvertimento scritto dell'Usl. Entro il 10 settembre avrebbero dovuto vaccinarsi o comunicare le motivazioni della mancata vaccinazione. Scaduto il termine, non hanno risposto al sollecito 22 infermieri, 12 operatori socio-sanitari, 5 tecnici di radiologia, 1 medico e anche 12 appartenenti ad altre professionalità sanitarie. Per loro arriverà quindi la sospensione come da disposizioni nazionali, ma tenendo conto delle conseguenze sull'attività.
In bilico ci sono anche altri dipendenti: sono coloro che hanno fissato la data della seduta di vaccinazione, ma poi non si sono presentati.
L'altro fronte su cui sta lavorando l'Usl riguarda i certificati di esenzione presentati da alcuni lavoratori. Gli attestati saranno esaminati da una commissione in corso di attivazione. Spetterà a tre medici - uno del lavoro, un esperto in gestione del rischio e un clinico allergologo - verificarli e valutare se tutto è in regola.
Elena Giovinazzo