Anche nella nostra regione l'infezione uccide ancora - I dati dell'Usl per il 2021
In occasione della Giornata mondiale contro l'Aids l'Usl valdostana della Valle d'Aosta rende noti i dati aggiornati sui casi diagnosticati sul territorio. La struttura di Malattie infettive nel corso del 2021 ha diagnosticato 6 casi di infezione equamente suddivisi tra pazienti uomini e donne. Anche nel 2020 i casi diagnosticati furono 6.
Nel caso di due pazienti, trovati positivi durante il ricovero in ospedale per patologie concomitanti, la malattia era in fase «troppo avanzata per consentirne la sopravvivenza nonostante l'importante sforzo messo in campo con terapie antiretrovirali e di supporto aggressive».
Silvia Magnani, responsabile della struttura di Malattie infettive, sottolinea come «purtroppo l'emergenza sanitaria continua a togliere risorse alla gestione delle malattie croniche. Se da una parte, grazie alle vaccinazioni, il numero di casi, di ricoveri e di occupazione delle terapie intensive per Covid è nettamente inferiore rispetto a un anno fa e se abbiamo la possibilità di agire tempestivamente contro il Covid con gli anticorpi monoclonali, il Remdesivir e le terapie antinfiammatorie specifiche, dall'altro lato il carico sulle spalle delle strutture ospedaliere per la gestione di casi gravi tra i non vaccinati e per la somministrazione di terapie tempestive ed efficaci in pazienti a rischio che non avevano ancora ricevuto la dose booster di vaccino rischia di rallentare la continuità dell'attività ambulatoriale». Secondo Magnani «tutto questo pone i nostri pazienti in difficoltà rispetto alle opzioni terapeutiche successive, nonostante gli ottimi risultati ottenuti anche nella Regione Valle d'Aosta come nel resto d'Italia nella gestione di questa grave malattia e nel recupero di questi pazienti alla vita sociale e lavorativa».
Clara Rossi