Covid, in Valle d'Aosta mai così tanti positivi. Reparti occupati al 47%

L'impennata dei contagi mette in crisi anche il tracciamento dei contatti sul territorio regionale

 

Ospedale

Il virus Sars-Cov-2 corre a ritmi mai visti. Questa quarta ondata vede, anche in Valle d'Aosta, numeri da record che si inseguono giorno dopo giorno. L'ultimo primato, martedì, con quasi 500 nuovi casi di positività identificati in un solo giorno: tanti, troppi. Tanto che il sistema di tracciamento dei contatti sta annaspando, mentre l'ospedale di Aosta fa di nuovo i conti con l'aumento dei ricoveri. E così torna anche il rischio di passare in zona gialla, se non persino arancione.

Tasso di occupazione posti letto al 47%

Complice i piccoli numeri che rendono più evidenti le variazioni anche minime, la Valle d'Aosta oggi è la regione che preoccupa maggiormente per i posti letto in ospedale occupati da pazienti Covid positivi.

Il tasso nazionale di occupazione sale in questi giorni al 20% ma in Valle d'Aosta è già al 47%. L'attività chirurgica all'ospedale di Aosta non urgente è già stata sospesa per far posto al reparto Covid-3 e far fronte all'aumento dei pazienti positivi che al momento sono 51 (+3 in un giorno).

Quattro i pazienti in terapia intensiva, + 1 in un giorno. Anche questo aumento avvicina il Parini alla soglia di allerta che, se superata, contribuisce al passaggio in zona gialla e alla reintroduzione delle limitazioni su attività e spostamenti.

Ritardi nel tracciamento dei contatti

Contatti andamento attuali positivi in Valle d'Aosta - Protezione Civile


L'impennata della curva dei contagi - ad oggi più di 3.000 positivi attuali - sta mettendo inoltre in difficoltà l'attività di contact tracing, fondamentale per controllare le persone venute a contatto con i contagiati e che potrebbero essere, a loro volta, veicolo di diffusione del Covid-19 e della temuta variante Omicron. 

All'Ansa VdA il direttore generale dell'Usl Massimo Uberti ammette «ritardi importanti sul tracciamento dei contagi». L'azienda sanitaria valdostana ha attivato «delle task force dedicate per recuperare il pregresso». Però, aggiunge Uberti, «oltre una certa soglia sappiamo, dalla letteratura scientifica, che il contact tracing non funziona».

Prorogato l'arruolamento di personale aggiuntivo

In questi giorni l'Usl Valle d'Aosta ha anche confermato e prolungato una quarantina di contratti con medici e infermieri, alcuni dei quali in pensione, per far fronte all'attività collegata all'emergenza Covid-19 e alla campagna vaccinale. I contratti in scadenza a fine 2021, in regime di libera professione, sono prorogati per un trimestre.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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