La dott.ssa Beoni dopo l'articolo pubblicato da Aostaoggi.it
In merito al titolo dell’articolo apparso sulla testata giornalistica online “AostaOggi” il 21 gennaio u.s. (“Covid, l’inferno del reparto di psichiatria di Aosta”) si precisa che i posti letto non sono stati dimezzati ma ridotti di 4 (passando da 15 letti a 11) per consentire assistenza infermieristica adeguata vista l’assenza in contemporanea di 4 risorse che si è aggiunta alle assenze per sospensioni. La riduzione è avvenuta dal giorno 17/01/2022 fino al 24/01/2022.
I pazienti psichiatrici ricoverati in acuto, spesso in situazione di scompenso, sono per la loro specificità poco complianti e impegnativi, ragion per cui il personale in servizio è in numero adeguato a garantire la sicurezza delle cure (al mattino sono presenti 3 infermieri, 2 oss e 1 educatore; nel pomeriggio 3 infermieri, 1 oss e la notte 2 infermieri più guardia armata per 15 posti letto). I numeri degli operatori presenti rispettano una Delibera Regionale del 2002 ancora in vigore, che aveva tenuto conto della dislocazione del reparto rispetto all’Ospedale Parini.
La presenza dell’ala dedicata ai pazienti Covid positivi è stata una scelta dettata dalla peculiarità di tali utenti che altrimenti sarebbero di difficile gestione in un reparto Covid ordinario.
Lo stato d’animo riportato dall’operatrice socio sanitaria nell’articolo poco si sposa con le condizioni presenti all’interno del DSM per far fronte alla gestione dell’ansia e stress correlato all’ambito lavorativo, in quanto in tale Dipartimento (come in tutta l’AUSL) è garantito in tempi rapidissimi, il supporto psicologico ai dipendenti che ne facciano richiesta. La possibilità di richiedere trasferimento in altre realtà all’interno dell’Azienda (laddove non ci fossero più i presupposti per rimanere in Psichiatria) è consentita tutto l’anno, ma non risultano domande in tal senso.
Si specifica che sulla criticità di portare la mascherina per tutto il turno, rimane un obbligo come buona norma di prevenzione della diffusione del virus in un momento di pandemia e quindi richiesto a tutta la popolazione e in qualsiasi ambito lavorativo.
La gestione delle emergenze viene garantita dal 118 che interviene su chiamata del personale della Psichiatria intervenendo prontamente secondo un codice di priorità assegnato.
In conclusione si esprime amarezza nei confronti di una operatrice sociosanitaria che non si qualifica, lamenta una serie di condizioni a suo dire faticose quando tutta la Regione e la Nazione sono da quasi due anni in una situazione di emergenza, e nonostante ciò forniscono il proprio operato con estrema professionalità, impegno e serietà, all'interno di una condizione di grande sofferenza.
La Direttrice del DSM
Dott.ssa Anna Maria Beoni