Boom di accessi al pronto soccorso di Aosta durante le festività

Aumenti significativi per codici rossi e gialli, ore di attesa per gli utenti e personale in difficoltà. Uberti: messo in atto iniziative aggiuntive per ridurre i disagi

 

Pronto soccorso di Aosta

Durante il periodo delle feste di Natale e Capodanno il pronto soccorso di Aosta ha affrontato un netto incremento degli accessi rispetto alle festività dell'anno precedente. L'Usl segnala tra il 24 dicembre 2022 e l'8 gennaio 2023 un totale di 2.765 utenti che si sono rivolti al servizio di emergenza dell'ospedale Parini, in gran parte codici bianchi e verdi (rispettivamente il 28,5 e il 59%), con picchi di 206 utenti il 27 dicembre e di 205 utenti il 1° gennaio. Ci sono stati anche 317 Codici gialli (pari all'11%) e 41 codici rossi (1,5%). 

«Gli accessi al Pronto Soccorso, rispetto all'analogo periodo dell’anno precedente, sono fortemente incrementati (+35%) e ciò che è più preoccupante è che gli aumenti sono stati particolarmente significativi per i codici di gravità maggiori (+70% dei Codici rossi e + 52% di quelli gialli), esattamente quelli che per definizione richiedono un maggiore impegno professionale ed il ricovero ospedaliero», dice il direttore generale dell'Azienda Usl, Massimo Uberti.

Questo aumento delle richieste ha travolto il personale sanitario, che già lavora sotto organico, e causato non pochi disagi a molti utenti costretti ad aspettare in pronto soccorso per ore e ore prima di ricevere assistenza e cure necessarie.

Nello stesso periodo la Centrale Unica del Soccorso ha risposto a 3.521 chiamate. Le ambulanze hanno compiuto su tutto il territorio regionale 1.646 interventi e l'eliambulanza ha effettuato 213 missioni con medico rianimatore e tecnici del Soccorso Alpino Valdostano a bordo (30 nella sola giornata del 4 gennaio).

Uberti sottolinea: «il fenomeno è in parte riconducibile da un lato all'incremento delle presenze turistiche che finalmente sono tornate al tutto esaurito, ma che purtroppo implicano anche un maggior numero di traumi e più patologie acute, e dall'altro ad un peggioramento del quadro epidemiologico multifattoriale ma collegato, in questo periodo, anche all'epidemia influenzale la cui curva epidemica (fonte Ministero della Salute Influnet) è stata la più imponente degli ultimi quindici anni, con un picco arrivato numerose settimane di anticipo sovrapponendosi esattamente al periodo festivo».

Una sorta di tempesta perfetta che si abbatte sul Sistema sanitario regionale già da tempo in difficoltà.

Il d.g. dell'Usl sottolinea che il problema non riguarda solo la Valle d'Aosta bensì «tutto il nostro Paese e i Paesi limitrofi: Come la Svizzera (l'Ospedale di Martigny ha chiuso il Pronto Soccorso di notte per carenza di personale e con il seguente commento: "Ce n’est que le début de la prise de conscience") e la Francia (come ammesso dal Presidente Macron nel discorso dell’Epifania al mondo della Sanità tenuto presso il Centre hospitalier Sud Fracilien)».

«Sfortunatamente – conclude il direttore generale -, proprio il fatto che il problema non sia solo della nostra Regione, rende le soluzioni ancora più impegnative ed ardue da percorrere. Per fronteggiare queste criticità la nostra Azienda ha messo in atto tutta una serie di iniziative aggiuntive volte a limitare gli effetti del fenomeno e ridurre i disagi per i pazienti. Di ciò che si è fatto e si sta facendo in tal senso, il merito va a tutti i colleghi, operatori sanitari e non, che ancora una volta si sono prodigati e a cui va il mio sincero e sentito ringraziamento».

 

 

E.G.

 
 

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