Boom di richieste di aiuto al Nucleo di Psicologia dell'Emergenza della Valle d'Aosta

Lo scorso anno +30% di interventi. Aumenta il numero di bambini e adolescenti aiutati e crescono i casi di violenza domestica e assistita

 

Dott.ssa Meri Madeo

Quasi duecento bambini e adolescenti assistiti, un aumento generale del 30% degli interventi, una chiamata al giorno per violenza di genere: sono alcuni dei dati che riassumono l'attività svolta nel 2022 dal Nucleo Psicologico per l'Emergenza della Valle d'Aosta. Nato nel 2001 dopo l'evento alluvionale che ha stravolto la comunità valdostana, il Nucleo ha continuato la sua attività e visto crescere in particolare nell'ultimo anno le richieste di intervento per supportare persone coinvolte in eventi traumatici e soggetti a rischio psicologico.

I dati diffusi dall'azienda Usl indicano 1.152 persone in totale trattate, il 30% in più rispetto allo scorso anno. La maggior parte delle richieste proviene da donne: 717 quelle che si sono rivolte al servizio lo scorso anno (erano 457 l'anno precedente). "Particolarmente rilevante" l'aumento dei bambini e degli adolescenti supportati dal Nucleo: 192 in totale, di cui 97 bambini e 95 adolescenti, mentre nel 2021 erano 80 (nel dettaglio, 31 bambini e 49 adolescenti).

I sei psicologici del Nucleo, incardinato nel Dipartimento di Salute Mentale, garantiscono la copertura h24 e possono intervenire su richiesta di forze dell'ordine, reparti ospedalieri, 112, protezione civile. In un anno le richieste di intervento sul territorio sono passate da 58 a 149 e gli interventi richiesti direttamente dall'Usl (reparti, Pronto Soccorso, Rianimazione) sono aumentati da 210 a 255. Sono invece "in linea con le attività dell'anno precedente" gli interventi a supporto agli operatori sanitari e dell'emergenza: "sono stati erogati supporti individuali a 37 operatori sanitari dei vari reparti e servizi, attivati spazi di decompressione per 69 operatori di Pronto Soccorso, Rianimazione e CUS e creati 6 gruppi di empowerment per 43 operatori".

Agli operatori "arriva in media una chiamata al giorno per violenza di genere", spiega ancora l'Usl.

«Il trend è sicuramente in crescita - dice la responsabile del Nucleo psicologico per l'emergenza, Meri Madeo -. In particolare emergono casi con un maggior coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti, e delle donne. Crescono la violenza domestica (da 24 a 28 casi), la violenza assistita (da 5 a 6 casi) e gli abusi sessuali (da 7 a 13 casi)».

La responsabile del Nucleo sottolinea l'unicità del servizio fornito. «Non esiste in Italia un altro servizio come il nostro che permette l'intervento immediato e puntuale nelle situazioni emergenziali più svariate, dall'incidente in montagna all’atto anticonservativo, dalla violenza domestica alla comunicazione e al supporto ai malati oncologici. È anche un investimento sul futuro - prosegue - perché i traumi hanno ombre lunghe e se non affrontati nel modo corretto e tempestivo impattano sui gruppi sociali, sullo sviluppo degli individui e delle comunità».

 

 

redazione

 

 

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