Medici, infermieri e psicologi coinvolti in un corso all'ospedale Parini sulla tecnica di trapianto da donatore in vita
È rivolta a medici, infermieri e psicologi la campagna di sensibilizzazione attivata dall'Azienda Usl della Valle d'Aosta tramite la struttura di Nefrologia sulla donazione di rene da donatore vivente. Questa «è la migliore terapia in termini di risultati a distanza sia per il paziente sia per l'organo trapiantato», spiega il direttore di Nefrologia, Massimo Manes.
In Valle d'Aosta al momento dieci persone sono in attesa di trapianto di rene e due sono in valutazione per ricevere l'organo da donatore ancora in vita. Gli attuali pazienti trapiantati sono 83, spiega l'Usl, di cui storicamente 18 in modalità da vivente.
I vantaggi del trapianto da vivente sono molteplici: la possibilità di programmare l'operazione e ridurre il rischio di complicanze, una più alta possibilità di riuscita del trapianto, la maggiore durata di sopravvivenza dell'organo che può «superare i 20 anni contro una durata media per il trapianto da cadavere superiore ai 10 anni».
Esistono comunque dei rischi sia per il ricevente sia per il donatore. «Attualmente - aggiunge lo specialista Andrea Molino - le tecniche operatorie mini invasive e laparoscopiche riducono in maniera significativa le complicanze operatorie e post operatorie che in ogni caso, come per qualsiasi atto chirurgico anche minimo, non sono del tutto assenti. Si possono verificare complicanze nello 0.03% dei casi, ovvero in un caso ogni 10 mila prelievi. Una degenza regolare consente la dimissione del paziente dopo 3-4 giorni». Il donatore che rimane con un unico rene deve a sua volta tenere in considerazione alcuni rischi, come l'eventualità di un trauma che coinvolge proprio il rene o la possibilità di sviluppare un tumore. Per questi casi è previsto uno specifico follow-up e controlli annuali per individuare possibili alterazioni.
Il corso di formazione per medici, psicologi e infermieri si terrà il 18 e il 25 maggio all'ospedale di Aosta. Durante il secondo incontro formativo saranno proiettati dei brevi video divulgativi che verranno poi pubblicati sul sito dell'Ausl. Nei filmati i nefrologi del "Parini" introducono gli aspetti peculiari del trapianto da vivente evidenziandone la valenza, mentre un giovane paziente valdostano racconta la propria esperienza di nefropatico con un finale a lieto fine.
C.R.