Per tre volontari rilevato un elevato rischio cardio e cerebrovascolare
Più di duecento aostani hanno aderito al "Progetto Cuore" dell'Istituto Superiore di Sanità per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. I volontari, uomini e donne di età compresa tra i 35 e i 74 anni, sono stati sottoposti gratuitamente ad alcune analisi e misurazioni (pressione arteriosa, peso, altezza e circonferenze, alle analisi di sangue e urine) e hanno risposto a un questionario sullo stile di vita.
«Siamo molto soddisfatti della percentuale di adesione all'indagine, tenuto anche conto che per garantire la rappresentatività del campione abbiamo dovuto sovracampionare (213 soggetti rispetto ai 200 previsti dal protocollo)», spiega Anna Maria Covarino, direttrice della Struttura Complessa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. «Il progetto si è appena concluso e disponiamo già degli esiti relativi alle prime 50 persone che hanno partecipato all'indagine: il rischio cardiovascolare globale assoluto a 10 anni (ossia la stima della probabilità di occorrenza di primo evento coronarico o cerebrovascolare fatale o non fatale nei prossimi 10 anni) per 3 cittadini aostani è risultato almeno del 30% (cioè elevato)». A ciascuno dei tre sono stati suggeriti alcuni cambiamenti degli stili di vita. Tutti inoltre sono stati invitati a monitorare la propria situazione effettuando una valutazione del rischio ogni sei mesi.
Nel corso delle prossime settimane, con l’analisi di tutti i dati, ogni partecipante al Progetto Cuore riceverà l’esito dei parametri misurati e la relativa carta del rischio cardiovascolare.
E.G.