Otto i possibili focolai in Valle d'Aosta: scattano le misure di controllo per ovini e bovini
L'assessorato regionale alla Sanità annuncia l'attivazione di alcune misure di controllo per prevenire la possibile diffusione della malattia virale "Lingua Blu" tra gli allevamenti di ovini e bovini della Valle d'Aosta. I provvedimenti, basati sulle indicazioni ministeriali, sono stati oggetto di confronto oggi tra assessorato e associazioni del settore dopo che sono emersi otto possibili focolai ad Aosta e nei comuni di Nus, Challand-Saint-Anselme, Donnas, Pont-Saint-Martin e Perloz.
La malattia, conosciuta anche con il nome inglese Bluetongue o come febbre catarrale degli ovini, è trasmessa tramite la puntura di insetti. Le misure di prevenzione prevedono l'applicazione di un prodotto repellente per gli insetti e l'esecuzione di un test PCR sugli animali per verificare la presenza del virus nel sangue; il trattamento con insetticida dei mezzi di trasporto e precauzioni per lo spostamento dei capi.
Uno degli effetti è una modifica degli appuntamenti delle Batailles de Reines. «Per poter permettere a tutti di far fronte alle tempistiche necessarie per mettere in atto quanto previsto dalla norma si è condiviso di far slittare il calendario dei combats di una settimana. La manifestazione di Morgex si svolgerà quindi domenica 7 settembre, quella di Cogne il 22 settembre e via così». Potrebbe invece saltare la sfida transfrontaliera dell'Espace Mont Blanc. In Francia e Svizzera la malattia è presente e l'amministrazione regionale informa di aver chiesto di attivare per i capi d'oltralpe le stesse misure disposte per quelli valdostani, ma è «necessario valutare con il Ministero della Salute e il Centro di Referenza Nazionale altre questioni di tipo internazionale» e dunque non vi è certezza che l'evento si possa aver luogo.
Più in generale, gli uffici regionali spiegano che «verrà reso obbligatorio per tutti gli operatori applicare prodotti con effetto insetto-repellente su tutti gli animali delle specie sensibili detenuti nei propri stabilimenti, compatibilmente con i relativi tempi di sospensione in relazione alla tipologia di attività produttiva, con il duplice fine di proteggere i capi dalle forme cliniche (in particolare gli ovini, ma si informa che sono stati riscontrati sintomi anche su bovini e camelidi) ed evitare l’ulteriore diffusione del virus tramite le punture degli insetti vettori».
Se un animale manifesta i sintomi della Lingua Blu, scatta il vincolo di movimentazione per tutti quelli dello stesso allevamento. Vengono quindi effettuati i test che prevedono un primo passaggio all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale e, in caso di positività, una seconda analisi dal laboratorio nazionale di Teramo per la conferma o meno del focolaio. Se l'esito è positivo, lo stabilimento non può spostare i capi per 60 giorni e viene e attivazione della sorveglianza clinica su un campione di stabilimenti ovini nel raggio dei 20 km da parte dell'Usl.
Marco Camilli