+65% rispetto al 2014. Veglio: "segnale incoraggiante, ma dobbiamo continuare a lavorare per aumentare l'adesione"
AOSTA. Le vaccinazioni antinfluenzali da parte degli operatori della sanità in Valle d'Aosta quest'anno sono in aumento. Da novembre ad oggi, riferisce l'Azienda Usl, 200 suoi dipendenti si sono sottoposti alla procedura con un incremento del 65% rispetto al 2014. E' un dato positivo tenuto conto del fatto che proprio le vaccinazioni tra medici, infermieri ed operatori sanitari rappresentava uno grosso punto critico della campagna di prevenzione.
Lo scorso anno appena il 10-12 per cento degli operatori si erano vaccinati: quasi un controsenso per una campagna che ha come primo obiettivo la salvaguardia della salute delle categorie più deboli - anziani, bambini e persone che soffrono di malattie croniche - e che vengono maggiormente a contatto con infermieri e medici. Per contrastare questo trend negativo l'Azienda si è attivata con l'intento di coinvolgere il più possibile il personale organizzando attività di informazione interna, sedute vaccinali, inviando e-mail, promuovendo il passaparola.
I dati sull'incremento «rappresentano un segnale incoraggiante - commenta il direttore generale Massimo Veglio - anche se dobbiamo continuare a lavorare per incrementare le percentuali di adesione all'interno dell'ospedale».
Quest'anno anche i valdostani hanno ben accolto la campagna vaccinale. Sono 18mila le dosi acquistate. «La popolazione sta rispondendo bene all'appello di vaccinarsi contro l'influenza - spiega Veglio -. Il picco influenzale è in ritardo rispetto agli anni passati e c'è ancora tempo per effettuare la vaccinazione. Ricordo che sia i medici di famiglia che quelli di sanità pubblica sono a disposizione dei nostri cittadini».
Elena Giovinazzo