Aumento Tari, Comune di Aosta risponde alle critiche: non è una scelta politica

Gli incrementi (del 18% nel capoluogo) sono dovuti a inflazione e aumenti salariali. «Il principio di integrale copertura dei costi è previsto per legge»

RifiutiL'amministrazione comunale di Aosta risponde alle numerose lamentele dei cittadini che si sono visti aumentare gli importi da pagare per la Tari. Le critiche non si sono risparmiate, diffondendosi sui social, con tanti aostani pronti a esternare la poca felicità (per usare un eufemismo) per dover sostenere una spesa più alta per il servizio rifiuti.

I rincari - spiega il Comune - sono dovuti al netto aumento del costo del servizio dovuto anzitutto all'inflazione e poi agli aumenti salariali dei lavoratori. Nel 2023 il costo era di circa 6,6 milioni mentre per il 2024 è salito a ben 8,1 milioni in base al Piano economico finanziario del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Il 18 per cento in più. «Nel rispetto del principio di integrale copertura dei costi previsto per legge - spiega l'amministrazione comunale -, il Comune ha, dunque, l'obbligo di coprire la spesa per i servizi essenziali (quali acqua, illuminazione pubblica e appunto la raccolta rifiuti) attraverso specifici tributi».

Gli aumenti dunque «non dipendono in alcun modo dalla nuova formula di raccolta» e sono trasversali a tutta la Valle d'Aosta poiché Enval, società che gestisce il Centro di trattamento dei rifiuti di Brissogne, ha aumentato le tariffe di conferimento per tutti.

«Nessuna Amministrazione applica "a cuor leggero" aumenti ai tributi - aggiunge il Comune di Aosta -, e men che meno nel caso della Tari in cui l'incremento, lo si ripete, non è dovuto a una scelta politica ma alla necessità di coprire integralmente il costo del servizio. Peraltro, si ricorda che per le utenze domestiche è prevista l’esenzione della tassa all famiglie con un Isee non superiore a 7.500 euro».

 


Elena Giovinazzo

 

 

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