I quattro consiglieri di opposizione: il presidente del Consiglio regionale ha 'fatto una inversione di 180°'
Sull'argomento referendum consultivo per la riforma elettorale il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin ha avuto un «atteggiamento incomprensibile e ondivago che sconcerta e lascia quantomeno perplessi, sia per la palese omissione di atti d'ufficio che si è profilata, sia per il blocco dell'attività ispettiva dei consiglieri». Lo affermano in un comunicato congiunto le consigliere regionali del Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz, e i consiglieri di Forza Italia, Mauro Baccega e Pierluigi Marquis, commentando la decisione a sorpresa del presidente del Consiglio regionale di far discutere la richiesta di referendum durante la prossima seduta dell'assemblea regionale, il 13 e 14 luglio.
Le due consigliere del PCP e i due consiglieri di FI avevano presentato una mozione per sottoporre all'esame del Consiglio regionale la richiesta di referendum ritenuta inammissibile da Bertin. Lo stesso presidente dell'assemblea, sottolineano i quattro consiglieri, aveva «ripetutamente rifiutato nelle settimane scorse di sottoporre al Consiglio regionale la richiesta di referendum consultivo sulla riforma elettorale, presentata da 3363 elettori». Ieri Bertin, dando l'ok all'iscrizione del punto all'ordine del giorno, ha «fatto una inversione di 180°»
«Il presidente Bertin - chiedono i quattro consiglieri di opposizione - è fortunatamente e improvvisamente rinsavito? Ha deciso di dare retta ai suoi uffici, che già settimane fa avevano dato il via all'iter del procedimento per il referendum consultivo? Ha riscoperto il suo vissuto di difensore della partecipazione popolare alle scelte della politica? Mistero buffo!»
«Toccherà ora ai 35 consiglieri pronunciarsi e votare o meno tale richiesta, che in pochissimo tempo ha raccolto fra i valdostani migliaia di sostenitori e che si fonda in particolare sull'elezione diretta del Presidente e della sua maggioranza, come avviene praticamente in tutto il Paese», concludono Marquis, Baccega, Guichardaz e Minelli.
E.G.