Percorsi di tutela per le liste di attesa troppo lunghe in sanità

Se la prestazione non è erogata entro i tempi massimi, l'utente può ricorrere alla speciale procedura per visite ed esami diagnostici

 

Ospedale

Liste di attesa in sanità: argomento di cui si parla da anni e che nell'ultimo periodo anche in Valle d'Aosta è diventato un tema "caldo". Se ne è parlato anche durante l'ultimo consiglio regionale con una mozione (poi respinta) di FI per riportare alla "normalità" la situazione resa ancora più complicata dalla sospensione di molte attività durante le fasi acute delle ondate pandemiche.

Secondo un documento dell'azienda Usl della Valle d'Aosta, al 31 dicembre scorso anno bisognava ancora recuperare più di 1.400 ricoveri programmati e oltre 6.700 prestazioni e visite specialistiche rimaste in arretrato.

I cittadini possono tutelare il loro diritto a ricevere prestazioni nei tempi massimi definiti sulla base della priorità clinica ricorrendo ai "Percorsi di tutela", come ricordato in consiglio regionale dall'assessore alla sanità Roberto Barmasse.

La procedura riconosce al cittadino la possibilità di avvalersi di specialisti in Libera professione intramuraria pagando solo il ticket, come se la prestazione fosse erogata dal Servizio sanitario regionale. Il percorso tuttavia è riconosciuto solo per prime visite o per primi esami diagnostici strumentali e non per accertamenti diagnostici.

Le informazioni su tempi di erogazione delle prestazioni e su percorsi di tutela possono essere reperite anche on line sul sito dell'Usl valdostana all'interno della sezione specifica "Tempi di attesa interventi".

 

 

Clara Rossi

 

 

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