Nel Referto sulla gestione del 2023 la Corte sottolinea che come «agli strumenti messi in campo negli ultimi anni non sempre si sono accompagnati effetti positivi»
Il Sistema sanitario della Valle d'Aosta dovrà effettuare «scelte gestionale precise in termini di allocazione delle risorse e tra i diversi obiettivi e un attento esame della qualità della spesa. Sarà, inoltre, necessario un riesame dell'efficacia di tutti gli strumenti messi in campo negli ultimi anni a cui non sempre si sono accompagnati effetti positivi». Lo scrive la Sezione di controllo della Corte dei Conti della Valle d'Aosta nel Referto sulla gestione dell'esercizio 2023.
La carenza di personale è una delle «criticità evidenti», dice la Sezione, al pari delle «difficoltà di reclutamento, oltre ai pensionamenti, all'aumento dei casi di "fuga dal pubblico" o anche di ricerca di opportunità lavorative all'estero, dove sono garantite condizioni economiche più vantaggiose». Questa è una problematica «comune a tutte le Regioni italiane, che è resa oggi più acuta anche dal fatto che fabbisogni crescenti caratterizzano tutti i Paesi europei, sottoponendo il nostro ad una forte pressione competitiva e restringendo i margini per il ricorso a personale straniero».
L'analisi della Corte dei Conti riguarda anche i numeri del bilancio. Nel 2023 l'utile dell'Azienda Usl è stato di quasi 643mila euro rispetto agli 1,6 milioni dell'esercizio precedente. Tra le uscite, il ricorso a consulenze ed esternalizzazioni per far fronte alla carenza di personale ha pesato per 19,7 milioni. Il finanziamento ordinario corrente per i Lea, i Livelli essenziali di assistenza, è inoltre costantemente aumentato negli anni: 309 milioni del 2021, 315 milioni l'anno successivo e 333 milioni del 2023.
Clara Rossi