I segnali economici per la Valle d’Aosta sono buoni, eppure anche nella nostra regione le famiglie pagano a caro prezzo il rialzo dei prezzi e l’inflazione. Ecco allora alcune strategie per risparmiare e per investire anche in tempi difficili.
L’economia, in Valle d’Aosta, continua a crescere. Lo fa in maniera meno forte del passato, sicuramente lontana dagli standard pre-pandemia, eppure il Prodotto Interno Lordo continua ad aumentare, rispettando il ritmo medio nazionale.
Sono questi i numeri che si possono leggere sul sito della Banca d’Italia, nei report regionali suffragati dalle stime di Prometeia. Numeri positivi che si scontrano però con una realtà incontrovertibile: quella dell’aumento dei prezzi. Una spada di Damocle che pesa soprattutto sui nuclei famigliari meno abbienti. Crescono i prestiti alle famiglie, soprattutto per quanto riguarda l’acquisto delle abitazioni. Crescono anche i depositi bancari mentre si contratti all’inizio dell’anno, con scelte più orientate verso i titoli di Stato e le obbligazioni bancarie.
Un trend, questo, che offre importanti spunti di riflessione sul tema del risparmio e dell’investimento in tempi di crisi. Un tema caldo, cruciale tanto per l’economia nazionale quanto per quella personale e famigliare. In tale ottica, per investire in maniera sicura esistono diverse soluzioni: i conti deposito, utilizzati soprattutto come strumento di parcheggio di liquidità che offre una remunerazione garantita; i Fondi Monetari, che permettono di allontanare i possibili rischi di problemi finanziari dell’istituto finanziario a cui ci si è rivolti; i PAC, acronimo che indica i Piani di Accumulo di Capitale, una forma di investimento sicura e costante, che garantisce rendimento a lungo termine e riduzione di rischi. Altri metodi di investimento e allo stesso tempo di risparmio sono quelli che guardano ai buoni fruttiferi postali, uno strumento esclusivo delle Poste Italiane e della Cassa Deposito e Prestiti. Un prodotto sicuro, a rendimento fisso, storicamente molto ricercato dagli italiani.
Gli strumenti, insomma, ci sono. Quello che manca, forse, è un adeguato grado di alfabetizzazione finanziaria e soprattutto il sostegno e l’incentivo dello Stato. “La sfida di una efficace tutela del risparmio delle famiglie e dei loro redditi – ha detto proprio su questo tema il Presidente Mattarella - alla prova di una rinnovata pressione inflazionistica, è più che mai attuale e riguarda anzitutto le istituzioni europee e internazionali, quelle nazionali, accanto agli operatori privati”. Tutela del risparmio e capacità di investimento, sarà questa la prova dell’economia italiana. Una prova che dirà molto sulla crescita dell’intero paese.