La rivoluzione digitale non ha cambiato semplicemente strumenti e tecnologie, ha plasmato abitudini, costumi, modi di fare degli esseri umani. Proviamo a capire come, guardando anche ai comportamenti online nella nostra regione.
L'economista inglese William Brian Arthur aveva spiegato così il cambiamento che stiamo vivendo con la rivoluzione digitale: “La tecnologia sta diventando organica, la natura sta diventando tecnologica”. Il rapporto, insomma, tra uomini e tecnologia è sempre più stretto, legato, inscindibile. Ed è un rapporto che ha forti influenze reciproche.
Per questo l'antropologo Giuseppe Longo ha coniato il nuovo termine di "Homo Technologicus": “Tanto è importante la tecnologia, che essa contribuisce a formare le categorie cognitive (e attive) dell'uomo, condizionandone lo sviluppo”. Il nuovo uomo che sta popolando il pianeta, insomma, è cresciuto usando sin dai primi istanti di vita il telecomando, il mouse, il cellulare. Un'attività che non può non avere influenze sul suo modo di ragionare, di agire e quindi, per forza di cose, anche sulle sue abitudini.
Abitudini che al giorno d'oggi passano soprattutto per la rete, il web, internet. È qui che si concentra la maggior parte del nostro tempo: lavoro, studio, tempo libero, interazioni con conoscenti, amici, parenti o anche sconosciuti. È il fenomeno del social, in fondo, quello che consente di mantenere legami con persone che conosciamo oppure di stabilirne di nuovi, creando nuovi tipi di comunità. Un discorso che vale per l'Italia e, ovviamente, anche per la Valle d'Aosta, che segue i trend nazionali.
È proprio il tempo libero e l'intrattenimento ad essere cambiato di più in seguito alla rivoluzione digitale: la televisione è stata soppiantata dallo streaming, il cinema da piattaforme come Netflix e Prime Video, il gioco tradizionale è ormai sempre più gaming. Un esempio palese è dimostrato dal fatto che le slot da bar si sono spostate online, spostando l'attenzione dei consumatori dai quotidiani punti autorizzati alla propria casa.
Sulla stessa lunghezza del gioco, anche il lavoro non è più lo stesso: oggi è normale parlare di Smart Working così come è normale trovare spazi di Co-Working che mettono insieme persone che lavorano, da remoto e a distanza, per settori e aziende diverse. Per non parlare poi del fenomeno dilagante dei nomadi digitali, che girano il mondo sfruttando anche i costi di vita più bassi e le bellezze naturalistiche e culturali dell'estero lavorando grazie a internet.
È cambiato il modo di gestire le proprie finanze, con l'Home Banking. È cambiato il modo di pensare alla propria salute, con dispositivi e smartwatch che consentono di monitorare il proprio corpo e ricevere notifiche di benessere. È cambiato tutto, insomma. Anche noi. E forse neanche ce ne siamo accorti.