Il gioco è da sempre un’attività connaturata alla natura umana e fin dai tempi antichi le persone hanno dedicato buona parte del loro tempo libero al divertimento e all’intrattenimento. Alcuni giochi, però, hanno decisamente una marcia in più poiché richiedono non soltanto allenamento e conoscenza delle regole ma anche capacità strategiche e notevoli abilità nel problem solving. Oggi parleremo proprio di questo e andremo a scoprire le discipline in cui la strategia conta di più.
Il gioco di strategia per eccellenza, definito anche “nobil giuoco”, sono gli scacchi. Non per niente viene spesso associato alla famosa “teoria dei giochi” elaborata da John von Neumann e Oskar Morgenstern, secondo cui si stabiliscono e interpretano con nozioni matematiche i comportamenti umani che le persone assumono in situazioni in cui potrebbero ricavare guadagni e benefici, ovvero ciò che accade in ogni scacchiera.
Come abbiamo appena visto anche tra le discipline definite classiche ne esistono alcune in cui la componente strategica è davvero fondamentale. Un esempio? La strategia nel poker, sia nella versione “fisica” che in quella online”, è spesso la discriminante tra un successo e una sconfitta. I migliori giocatori di poker hanno dei veri e propri “piani” di gioco, sanno a quali mani prendere parte e quando tirarsi indietro, sanno leggere i tell e i comportamenti degli avversari in ogni momento. Ma soprattutto sanno reagire in maniera vincente nelle situazioni di difficoltà improvvisa, una capacità di problem solving utile anche per affrontare le sfide della vita quotidiana.
I giochi di strategia sono anche la quintessenza del PC Gaming, titoli in cui le capacità decisionali e strategiche determinano il successo di una sessione e in cui la chiave per vincere è lo studio delle proprie mosse e di quelle degli avversari. E senza citare nessun titolo in particolare, ci basti pensare che i giochi strategici per PC vengono addirittura suddivisi in diverse categorie. Ci sono i grand strategy, ad alto livello di coordinamento, gli strategici a turni in cui i giocatori devono attendere le mosse degli altri mentre predispongono le proprie, gli RTS in cui la partita si svolge senza un ordine prestabilito e in cui i partecipanti possono mettere in campo le proprie strategie in ogni momento e gli “strategici” classici in cui a contare sono la saggezza, la capacità di prendere decisioni e quella di anticipare le mosse dell’avversario.
Impossibile non parlare di strategia senza citare i giochi da tavolo, e non soltanto dei grandi classici come Risiko, Monopoly e Hotel. In epoca recente sono usciti due titoli estremamente interessanti in questo comparto: Puerto Rico e Dixit. Puerto Rico viene semplicemente definito come uno dei giochi di società più belli mai creati. Non ci sono dadi, carte e altri gadget e ogni giocatore dispone di una plancia che rappresenta l’isola e in cui ci sono un piccolo insediamento e un terreno. Da un tabellone centrale si acquistano coltivazioni ed edifici. Come? Il giocatore di turno deve scegliere uno dei sei ruoli disponibili e tutti gli altri dovranno eseguire le azioni di quel ruolo cercando di ottenere più pezzi e punti. Lavoratori, navi, oro e barili danno punti differenti e vince il più abile strategicamente a bilanciare le sue proprietà.
Dixit è invece uno dei casi editoriali dell’ultimo decennio ed è adatto a ogni età. Ogni giocatore ha 5 carte illustrate in mano e a turno avrà il ruolo di narratore. Questi deve scegliere una delle 5 carte e senza mostrarla agli avversari dovrà dare una descrizione dell’illustrazione.
A questo punto tutti i partecipanti aggiungono una carta coperta a quella del narratore e queste vengono mischiate. Obiettivo di chi narra è quella di far indovinare la carta a più giocatori possibili ma non a tutti. Il suo racconto deve essere quindi allo stesso tempo né vago né troppo dettagliato. Se tutti indovinano, infatti, il narratore perde, così come se nessuno indovina. Complesso da spiegarlo a parole ma facile da imparare, adatto a tutti ed estremamente coinvolgente, sia a livello intellettivo che ludico.
