La campionessa vince il SuperG in Val d’Isère
Un prezioso affresco di Federica Brignone sulla pista Oreiller-Killy della Val d’Isère (Francia), cancella ogni possibilità di successo alle avversarie e fa suo il SuperG di Coppa del Mondo di Sci alpino femminile. La carabiniera aggiorna anche il personalissimo palmares, toccando le 24 vittorie in Coppa del Mondo (prima nella storia dello sci italiano al femminile, eguagliando i successi di Gustav Thoeni), per un totale di 61 podi; la terza vittoria stagionale, dopo la doppietta nei Giganti canadesi di Mont-Tremblant; numeri ai quali si aggiungono il secondo posto nel Gigante di Soelden e il terzo nella Discesa libera di Sankt-Moritz, il tutto in otto gare stagionali, dove il peggior risultato è un ottavo posto (la ‘libera’ in Val d’Isère, il 15 dicembre).
Impeccabile la gara di Federica Brignone (Cs Carabinieri; 1’21”58) al comando in tutti e cinque gli intertempi e capace di fare il vuoto dietro di sé: a 44/100 la norvegese Kajsa Vickhoff Lie (1’22”02) e, a 59/100, Sofia Goggia (1’22”17).
Nelle migliori dieci, 7°, anche Laura Pirovano (1’23”80); non hanno concluso la gara Marta Bassino e Monica Zenoner (Cse).
«Mi è venuto tutto bene, una grande giornata», il commento di Brignone raccolto dalla Fisi. «La mia forza oggi è stata quella di spingere dopo ogni curva, attaccare al massimo. Il tracciato non era facile, le condizioni di neve erano diverse a ogni curva, con più o meno ghiaccio a seconda dei punti della pista. Riuscire a fare una simile performance su un terreno così complicato mi riempie di soddisfazione. Non è semplice fare una gara così, oggi ce l’ho fatta e sicuramente questo è uno dei migliori periodi della mia carriera. Vincere così tante gare è una cosa pazzesca per il nostro paese e questo succede da anni. È questo che voglio dire, non guardo al record perché ogni gara è una storia a sé: questa stagione ogni giornata ci sta regalando qualcosa di fantastico. Bisogna continuare a migliorarsi. Oggi ho fatto una buona gara, quasi perfetta, ma sono consapevole che già nella prossima gara dovrò migliorarmi ancora, senza sedermi sugli allori».
redazione
